“Leggere” il giornale: tra mappe e riflessioni

di eddangela - 8 July 2009
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Alla fine dell’anno scolastico, dopo la frenetica corsa sul tempo e il sovrapporsi delle attività con alunni e da alunna, finalmente c’è la fase di assestment, cioè quando, ripensando con calma e in tempi più distesi, soprattutto col distacco spazio-temporale ed emotivo, cerchi di evidenziare criticità e punti deboli di un percorso.
E’ importante per avere un quadro chiaro anche di quanto si possiede in termini personali, di quanto invece va rivisto e corretto, di quanto manca e di quanto va approfondito, in vista della programmazione dei successivi interventi educativi.
Secondo Postman i vertiginosi mutamenti sociali richiedono alla scuola il porsi al di sopra della settorialità e specializzazione; solo fornendo strategie e strumenti atti a stimolare la capacità di orientamento si può creare nell’alunno la possibilità di individuare la continuità  nel cambiamento. Assumere una prospettiva diversa e distaccata per contestualizzarsi nella realtà.
Effettivamente la pervasività/invasività del mondo tecnologico e delle sue informazioni crea una sfida continua:
cogliere i punti nodali del cambiamento, cercare criteri in base ai quali organizzare e gestire l’enorme mole di dati che ci pervengono, saper selezionare quelli veramente importanti per la mia QdV, insomma padroneggiare e non subire, richiedono una bella dose di introspezione e di bilancio, di immersione nella realtà e di decontestualizzazione, di approfondimento e di riconversione prospettica. Forse così posso cercare di avvicinarmi di un altro passo al perspective taking che richiede il mio ruolo professionale, culturale e sociale e cercare di capire questi nuovi prossimi bambini, ancora più figli dell’era digitale e un pochino ancora più distanti da me.

Riporto quest’intervento di Luisanna alla “Bolzano Conversation 2007 “, perché assolutamente condiviso e che mi piace moltissimo alla fine:  
“ Ho chiamato questi momenti ancore di significato, conclude Luisanna Fiorini, perchè la metafora della rete come fluire ininterrotto dell’informazione ha bisogno di momenti in cui ci si sofferma e si capisce che in questo percorso questa è la significatività,il momento della conoscenza. Posso condividerla con altri ma soprattutto sono io che devo riflettere per costruire il mio senso”.

Intanto mi dedico alla mia sorta di X pensiero, archiviando un’esperienza molto significativa (che certamente non è stata esaustiva per gli alunni, ma che vedo nella prospettiva del long life learning) e cercando di ampliare la mia personale dose di capacità multitasking.

In questa sorta di viaggio esplorativo e sperimentale, in correlazione col discorso delle mappe c’è ovviamente Gowin, col suo diagramma, finalizzato a chiarire la natura e soprattutto lo scopo delle attività svolte. Certo non è semplice da utilizzare per bambini di questa fascia d’età, ma ciò non ne esclude l’avvio in modalità adeguata ai bisogni e alle esigenze formative degli stessi (e dei docenti). Un’ ulteriore opportunità di operare un vaglio significativo della pluralità di informazioni e stimoli di cui si è ormai sommersi.

 clicca sull’img per il video

 

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“Leggere” il giornale: conclusioni

di eddangela - 30 June 2009
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Il progetto “Leggere” il giornale può essere sintetizzato, nel suo iter, con due rappresentazioni un po’ a metà strada tra la mappa e l’algoritmo, dal momento che in taluni casi le procedure erano sequenziali.

  1. Con la prima “ibrida” cerco di rendere visiva la finalità che mi ripromettevo;
  2. con la seconda la metodologia di lavoro incentrata sul problem solving.

Nel primo caso, come si può evincere, il nodo di partenza è il “problematizzare” nell’accezione dell’indagare un mondo così pervasivo ed invasivo come quello dei media, con i suoi linguaggi, codici, tecniche.
Il tutto tende alla decodifica e progressivamente, dato l’avvio alla conoscenza degli elementi strutturali, ad una strategia
di “lettura” della realtà in cui si vive, di certo non più fisicamente e geograficamente circoscritta.

 

Nel secondo caso l’algoritmo, non sempre così rigidamente seguito, ha fatto un po’ da canovaccio rispetto a quanto via via affrontato.

Un esempio

Questo tipo di approccio s’è applicato alle diverse tematiche affrontate, dal problema dei rifiuti a quello dell’incuria ambientale ed artistica (Reggia di Carditello), dai diritti dei bambini a quelli delle donne (citizen journalism)
Dal punto di vista dell’applicazione didattica, la “cronaca” s’è prestata molto a questo tipo di operatività e, d’altra parte, a noi non manca il materiale (quando non ci guardiamo intorno ce lo portano direttamente fuori scuola, mentre siamo a scuola ovviamente).

In ogni caso, con tutti i limiti, le imperfezioni, gli errori commessi, il progetto ritengo abbia fornito agli alunni gli strumenti d’avvio all’orientamento nella decodifica di linguaggi e realtà circostante, che rinforzati, approfonditi, regolati, corretti nelle fasi scolastiche successive, li rendano protagonisti della loro vita e del loro tempo.

Scuola3d, con la sua pluralità di strumenti coniugati a tutti gli altri di cui gli alunni hanno fruito, ha reso possibile progettare, discutere, realizzare ambienti e rendere “tangibili” idee, ma anche conoscere e “agire” dinamiche e strategie del mondo dei media, sì da comprendere che bisogna guardare oltre ciò che è immediatamente percepibile.
Il virgolettato del titolo ha inteso proprio questo.

 

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Tutorial per FreeMind

di fiordiferro - 27 September 2007
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Metto a disposizione il tutorial su FreeMind 0.8.0 che ho creato per il progetto Pionieri della Formazione professionale italiana di Bolzano.
Nel nostro wiki sperimentiamo l’integrazione delle mappe mentali create con FreeMind.
Segnalo il motore di ricerca per wiki Wikimindmap che restituisce l’informazione in forma di mappa mentale di FreeMind

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icon for podpress  Tutorial freeMind 0.8.0 di Luisanna Fiorini, in Italiano: Download

Mappe in 3d

di enrico - 15 December 2006
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La Chat dell’11 dicembre 2006

la prima mappa mentale su Scuola3d

Presenti:

1. Fiordiferro (Luisanna Fiorini)
2. Sabu (Sara Buzzacaro)
3. Maria (Maria Gragnaniello)
4. Nicomarti (Nicoletta Martini)
5. Albesco (Alberto Scocco)
6. Digital Max
7. (Kyashan)
8. Alessandra (Alessandra Trigila)
9. Maghetta (Maria Teresa Ghetti)
10. GiorgiaB
11. Alep (Pasquale Pittaluga)
12. Enrico (Enrico Hell)
13. Attila (William, costruttore eccellente)
14. Betta (Elisabetta Nanni)

Sommario:

sommario chat 11 dicembre 2006

*** Scarica la chat ***

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Mappe per imparare

di Maria - 12 December 2006
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Gli alunni dela IIC hanno ultimato oggi la costruzione collaborativa, su un cartellone, della mappa di sintesi della favola “Il topo di città…”.Hanno poi verbalizzato individualmente la mappa.

Per costruire la mappa mentale, hanno seguito la traccia indicata dalla mappa-guida che era stata elaborata al termine del brainstorming iniziale sulla favola effettuato ad Ottobre.

 

 

 

 

 

 

 

 

La costruzione di mappe mentali o concettuali è un’attività a cui i bambini possono essere avviati sin dalla scuola elementare. Diverse sono le attività propedeutiche all’acquisizione di questa competenza. Inizialmente gli alunni possono osservare l’insegnante che produce la mappa in fase di braistorming; in una fase successiva possono completare mappe parzialmente predisposte o ultimare mappe seguendo una traccia data.

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Mappe che dialogano, bambini che riflettono

di fiordiferro - 14 May 2006
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Così dicono i bambini della prima e seconda elementare della scuola di Pineta di Laives in provincia di Bolzano.
*********
Il 29 maggio andremo in gita ad Affi e precisamente andremo a visitare sia il Parco Zoo Natura Viva sia il Safari in bus.
Alice che ci è già andata quest’estate ha portato a scuola la piantina.
Osservandola abbiamo visto che lì troveremo moltissimi animali.
La maestra Valeria ci ha proposto di ricercare notizie sugli animali presenti nello zoo.
Ecco come è nati ìl il lavoro: ognuno di noi ha scelto sei animali e ogni giorno di compito doveva cercare notizie sull’animale prescelto.
I genitori sono stati di grande aiuto, ci hanno aiutato a leggere le notizie dai libri, a scaricare notizie e immagini da internet e a ricavare semplici frasi.
A scuola sono state scritte al computer le nostre piccole ricerche, ognuno ha scritto le sue sei ed ha poi fatto il disegno degli animali che aveva scelto.
Con la maestra Paola abbiamo inventato degli acrostici, anche questi sono stati scritti al computer.
Le maestre di tedesco e di inglese ci hanno aiutato a trovare il nome dei nostri animali nelle due lingue.
La maestra Luisanna è venuta col videoproiettore e abbiamo visto sul muro quello che dicevamo. Ci ha fatto delle domande e noi abbiamo risposto, abbiamo raccontato tutto.
*********
Si’, i bambini hanno raccontato. Ne sono scaturite delle mappe che ho proiettato mentre venivano costruite con loro. Sono nate due mappe, una creata con MindManager e una creata con FreeMind, due software, uno proprietario e uno Open Source che dialogano e contribuiscono a costruire conoscenza.

Guarda qui nel Wiki la mappa creata con FreeMind, nel modulo di integrazione mappe-wiki

Se clicchi sull’immagine vedrai invece la mappa creata con MindManager e esportata in *.pdf.
La mappa

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Progettiamo una nuova costruzione: la bacheca

di Maria - 3 March 2006
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Nel piano urbanistico di Scuola3d è prevista la costruzione di una bacheca. In questa mappa un’ipotesi da discutere insieme riguardo le caratteristiche, le finalità,l’ubicazione dell’edificio, il funzionamento. Propongo di discuterne insieme nella chat serale di lunedì 6 marzo.

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Siamo online!

di valeria - 3 March 2006
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E’ online il nostro lavoro! Il progetto Ambarabà Ciccì Coccò E’ iniziato a ottobre 2005 nella scuola elementare Collodi di Pineta di Laives in provincia di Bolzano e ha coinvolto le classi prima e seconda. E’ stato inserito nel più ampio progetto Mille modi per un mondo: 3d per costruire conoscenza dell’Istituto pedagogico di Bolzano.Il team di progetto, insegnanti e ricercatrice dell’istituto pedagogico, ha programmato, lavorato in classe e con un appuntamento settimanale nel laboratorio informatico messo a punto i materiali in digitale.
I bambini hanno lavorato con software per elaborazione immagini (Tuxpaint, Colourpaint) e editor di testo ( Writer di Open Office), hanno discusso e progettato, registrato le proprie voci con Audacity..
Le maestre hanno lavorato con gli stessi software dei bambini più Hot Potatoes.

Questa è la rappresentazione in html. Nella Scuola3d invece ricostruiamo con i lavori dei bambini e sulla base dei loro progetti la scuola e il cortile.

Vieni a vedere il nostro lavoro

La scuola di Pineta

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MindManager to FreeMind Conversion

di Maria - 17 February 2006
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In un precedente post ho segnalato il software freemind la cui peculiarità consiste nel consentire la pubblicazione direttamente sul wiki delle mappe mentali. Nel nostro wiki vi sono già diverse mappe nella pagina speciale freemind. Da alcune conversazioni in chat ho appreso che molt* collegh* utilizzano il sw proprietario Mindmanager e che hanno diverse mappe elaborate con esso. Vorrei qui aggiungere che è possibile convertire le mappe elaborate con mindmanager x5 in mappe freemind da poter uploadare sul wiki. Ho fatto alcune prove convertendo diverse mappe ed ho poi pubblicato sul wiki una mappa su Leonardo di Nico e una su scuola3d di Fiore. Ho utilizzato lo strumento di conversione disponibile su questo sito http://www.liberatedcomputing.net/mm2fm.
E’ importante precisare che funziona con le mappe realizzate con mindmanager x5, che hanno questa icona
icona file mindmanager
Le mappe realizzate con precedenti versioni del sw devono essere prima salvate con la nuova versione e poi convertite.

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Kartoo: Motore di ricerca per mappe

di enny - 12 February 2006
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Riprendendo il tema delle mappe concettuali: vorrei segnalare Kartoo, un motore di ricerca che restituisce i risultati sotto forma di mappe.

kartoo

Anche Mooter è un motore di ricerca (australiano) che organizza i risultati per mappe sul quale ho trovato interessanti notizie su “Bliblioteche in rete” che riporto:

“La sua fondatrice, Leisl Capper, è una psicologa e il suo motore pretenderebbe di capire gli interessi e le intenzioni degli utenti, ai quali fornisce i risultati in forma di diagrammi.

Mooter non ha un proprio archivio, ma sfrutta altri motori, in particolare Teoma , analizzandone i risultati con complessi algoritmi linguistici; il significato delle ricerche viene interpretato anche tenendo conto di quanto già ricercato e consultato in precedenza, con modifiche continue dell’ordinamento dei risultati.”
mooter

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