I perchè della classe 4^A: Podcast “Suoni poetici”

di eddangela - 23 May 2008
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Tra i perchè che ho desiderato porre alla fine di quest’estenuante anno scolastico c’è anche quello relativo al podcast.

L’esperienza di “Suoni poetici” è stata fondamentale per tutta una serie di motivi, non sto qui a spiegarli, ma hanno fornito l’occasione di vivere momenti di puro divertimento, serenità, allegria, collaborazione, ludicità (vi ho risprmiato le registrazioni delle mie liti con Domenico, Gaetano, Salpio e Francesco sulla mia incapacità di utilizzare bene l’mp3 per il fatto che rosicchio le unghie e dunque non becco mai i tastini giusti :) ).

Il podcast mi ha sempre fatto riflettere: ho cominciato con me, ho scoperto che non conoscevo la mia voce, mi sono sentita come il protagonista di “Uno, nessuno e centomila”… questa sono io? Com’è possibile? Quando gli altri mi ascoltano sentono questa qui? Ho notato, forse per il mio carattere, che c’era una distanza abnorme tra il mio pensiero e la mia fisicità, la voce. Dovevo “rendermi” familiare a me stessa. Ho cominciato a registrare e le prime volte avevo il tremendo imbarazzo di riascoltarmi, poi ne ho avuto di meno, ma ce l’ho ancora.

Ho esteso questa riflessione agli alunni, ho cominciato a conoscerli veramente così: il timido, il sicuro, il vanitoso, il ritroso, il coraggioso, l’insicuro. Quanti ne ho riconosciuti come me. Man mano li sentivo sempre più curiosi, presi, coinvolti, divertiti… poi avrebbero voluto registrare anche il “Ciao” del mattino. Col podcast (e questo blog) hanno cominciato a collegarsi anche da casa, a rendere partecipi i genitori, a chiedere l’acquisto del pc.

A prescindere dal forte supporto didattico, nel senso che non si sono mai verificati problemi di lettura o di studio, mi è piaciuto l’aspetto educativo dell’esperienza: se ci provo,  io posso farcela!

Spero che rimanga loro proprio questo insegnamento. :)

Qui il video di documentazione

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Verso…

di eddangela - 21 January 2008
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Gli alunni della classe 4^A sono impegnati in più progetti in  Scuola3d, ognuno con la sua valenza educatica e formativa, sulla base di un sostrato senz’altro disciplinare, ma ritengo non settoriale.
Fa da sfondo integratore proprio l’ambiente virtuale e tridimensionale del mondo, in cui essi avvertono il senso di riconoscimento, di familiarità, di apertura interattiva a realtà diverse dalla propria, di possibilità di incontro e confronto con mentalità diverse, di condivisione. Questo avviene in special modo quando si esplorano costruzioni o si vedono video realizzati da altri alunni o quando in chat s’incontrano docenti, raramente altri alunni perchè gli orari quelli sono, ahimè! :(
La positività del mondo3d è proprio il creare e ricreare situazioni non solo di apprendimento cognitivo, ma anche relazionale. La differenza tra il sussurrare, il dire e l’urlare diventa sostanzialmente visibile anche nella scrittura, così come il rifiutare una richiesta di raggiungimento diventa palesemente atto di scortesia, che si percepisce nell’immediato e diventa motivo di discussione e approfondimento dopo.
Noto che l’avatar non è più predominante, la timidezza nell’operare diventa meno evidente, il desiderio di realizzare è profondo ma anche l’esigenza di autonomia nell’esplorare e talvolta “viaggiare” da soli.
Aggiungo di un’esperienza capitatami qualche ora fa: una mia amica è venuta a casa per farmi ascoltare i suoi tentativi di registrazione di una poesia. Mi ha confessato il profondo disagio nel riascoltarsi e nel non riconoscersi come quella voce impacciata ed insicura. Le ho dunque fatto ascoltare le ultime registrazioni degli alunni effettuate per il podcast “Suoni
poetici” ed insieme abbiamo realizzato la positività dell’esperienza, misurabile anche nella naturalezza che rivelano: di alcune difficoltà sono al corrente io, ma lei non le ha rilevate neanche dopo averla messa al corrente. Dunque, il piacere di riascoltarsi e di riconoscersi per come si è e non per come ci si conosce è un vantaggio che questi bambini hanno almeno su noi due adulte.
A proposito, di seguito potete vedere gli ultimi sviluppi dell’impegno in Scuola3d e seguirne l’evoluzione.

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La famiglia

di Maria - 10 November 2007
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A conclusione di alcune attività didattiche sulla famiglia, (dettagli qui) noi della terza C della scuola elementare “Don Bosco” abbiamo inventato (sulla base musicale “My bonnie lies…”), questa canzone in rima.Cantate e divertitevi con noi.
Ecco il testo
La famiglia
La famiglia è una quercia maestosa
In essa sei figlio o sposa.
I nonni son rami d’argento
riparano tutti dal vento.
Il mio papà è proprio un vero tesoro
Sembra un principe vestito tutto di oro.
Per spada lui porta l’ombrello
il cappotto ha per mantello.
E’ forte e coraggioso,
ma sempre premuroso.
Della mamma la voce io mai confondo:
il suo suono è così dolce e profondo.
Se l’abbraccio non ho incertezze:
sono uniche le sue carezze!
Dell’albero ognuno dei fiori
Le dice tutto il mio amore.
E’ un monello
ecco il mio caro fratello,
corre e salta
mamma e papà mai ascolta.
C’è linfa nei rami dovunque
l’amore avvolge chiunque
La quercia è forte e maestosa
è una famiglia gioiosa.

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Video tutorial per Scuola3d

di fiordiferro - 6 November 2007
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Report della chat di lunedì 5 novembre ore 21.00

Presenti:

Fiordiferro
Alep
Nicomarti
Eddangela
Maria
3menda
Betta
Re Krypto96
Simofig2
Asia1
Attila
Ste
Enrico
Diddo

Antefatto

Fiordiferro il 10 ottobre 2007 ha lanciato nella maillist un sassolino…


—– Original Message —–
From:
To:
Sent: Wednesday, October 10, 2007 1:00 PM
Subject: [scuola3d] IMPORTANTE:casting per film su scuola3d

Cerco sceneggiatori (coloro che scriveranno la trama e i dialoghi) scenografi (costruttori) costumisti (creatori di avatar) doppiatori (coloro che forniranno la voce) tecnici del suono e delle luci, macchinisti, montatori per la post produzione, attori e comparse. Progetto film su scuola3d. Per esempi guardare Sluub
www.sluub.com
Luisanna

> :-) ))
ps
Gio, questa non fartela scappare!!!

Molti hanno raccolto l’invito, e abbiamo cominciato a riflettere insieme. Con il contributo dei ragazzi della scuola di Nuovita abbiamo effettuato due altre sedute di chat per capire quali difficoltà tecniche avremmo incontrato. Abbiamo concordato che si impara facendo, e che quindi per esplorare software per catturare lo schermo e programmi di editing video e montaggio avremmo dovuto provarli. Ma, poiché siamo sempre tutti attenti ad ottimizzare i nostri tempi, abbiamo deciso di unire l’utile al… ehm… dilettevole. Quindi proveremo ma ci alleneremo producendo video tutorial per costruire con la nuova versione di AW che ha tante funzionalità in piu’. Grande maestro di cerimonie Alep che conosce bene sia le nostre capacità sia le possibilità e difficoltà connesse alla nuova versione. Questa chat è quella in cui si definisce chi fa cosa.
Il parco macchine nella zona prove

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Ascoltare, raccontare, leggere

di nicomarti - 1 November 2007
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Proseguono nelle classi prime di Castel del Piano le attività legate all’ascolto, al linguaggio parlato, all’apprendimento della lettura in particolare.

Le storie di Fata Fiammetta e della Talpa Tea si aggiungono alle altre e permettono la presentazione delle prime consonanti e la formazione delle prime sillabe.

Di seguito le due storie e le alcune sillabe dirette e inverse.

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Prove di registrazione

di nicomarti - 18 October 2007
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In classe 1° elementare a Castel del Piano, si fanno continuamente delle prove di registrazione, allo scopo di motivare l’attenzione. Ai bambini piace mettersi davanti al microfono, si sforzano di dare il meglio di loro stessi; poi, si riascoltano in silenzio, sorpresi di come è la loro voce, sorpresi delle pause troppo lunghe o del rumore che qualcuno ha fatto non volendo: quelli sono “proprio loro” ??  E’ il loro riflesso, come gli altri li vedono, come in uno specchio sonoro… Ancora non sono “critici”, ma riescono a capire quando le parole “scorrono” e quando le pause sono state davvero troppe.

Registriamo anche il coro e oggi cantiamo Aeiou, la canzone delle vocali, tratta dal sito di Grammaticanto . E’ il momento conclusivo di una prima fase durante la quale sono stati presentati i cinque fonemi/grafemi con storie particolari, legate al Paese della Felicità; dovete sapere infatti che ogni bambino entrando in prima elementare, alla Primaria L.Santucci,  si avventura in un’isola,  alla scoperta della lettura e della scrittura, insieme a mago Mirtillo, ai folletti…Anche questi racconti, di volta in volta vengono salvati come file mp3, così come i bambini li  hanno raccontati e costituiranno si spera, un primo angolo audio della Biblioteca di Scuola3d.

Ascolta qua sotto Aeiou, Mago Mirtillo e le parole, L’erba magica, Ulisse, l’uccellino di tanti colori e Il grande albero e il vento. 

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icon for podpress  Mago Mirtillo e le parole-la lettera M: Play Now | Play in Popup | Download
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Leggere, ascoltare e raccontare

di nicomarti - 11 October 2007
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Classe 1° elementare, Scuola Primaria di Castel del Piano: la maestra legge. I bambini ascoltano, ma non è sufficiente, devono soprattutto parlare, discutere della situazione, confrontarla con la propria vita, intervenire nella conversazione. E’ ciò che si sta facendo in classe ad un mese esatto dall’ingresso a scuola.
Oggi si racconta di O come…onde: le onde canterine del Paese della Felicità adorano farsi coccolare dal loro amico, il vento.
E’ una nuova storia di amicizia che insegna quanto è bello stare insieme e anche di come nascono le O rotonde, tanto da sembrare addirittura dei cerchi perfetti!
Ecco come Paolo racconta la storia dopo averla ascoltata: forse è un po’ incerto, ma ha capito benissimo di come giocano insieme i protagonisti della storia.

ps: il lavoro fa parte del Progetto “Leggere a 6 anni“.

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Classe 1° di Castel del Piano

di nicomarti - 8 October 2007
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La classe 1° della primaria di Castel del Piano inizia a lavorare coi folletti, mago Mirtillo e l’importanza dell’amicizia.

Perchè i Folletti non si fidano? Perchè hanno paura, ma mago Mirtillo insegna che per fare amicizia bisogna avere fiducia negli altri e così, insieme,  gli amici trascorrono ore liete…E chi vuol essere nostro amico?

Intanto ascolate le voci di Giacomo e Francesco, ma presto arriveranno anche tutti gli altri…

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Intelligenze e inferenze: Impostore, Derrick de Kerckhove, Francesco Margherita

di fiordiferro - 24 September 2007
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Per iniziare il nuovo anno di lavoro, vorrei riportare qui l’intervista a distanza che Michele Faggi, alias Impostore, ha ottenuto da DDK con la collaborazione di Francesco Margherita.
Io ho avuto il compito di essere un pò Pipes e un pò Hub, mettendo in connessione e favorendo l’output.
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Prima di una serie di interferenze connettive trasdotte dal corpo di Indie-eye e realizzate con mezzi in via di definizione insieme a Derrick De Kerckhove e Francesco Margherita che si sono prestati ad un gioco di scambi e una combinazione di stimoli soggetti a slittamento.

web 2.0 / italia / blog personali / network di nanopublishing: mi interessa la frizione tra corpo privato e corpo connettivo. Tutti i tentativi di nanopublishing visti dall’alto, cioè dalla prospettiva di un progetto editoriale ambizioso, in Italia si sono rivelati come un tentativo di accentramento collettivo sotto un unico possibile brand. Sfruttare i mezzi del web 2.0 per riproporre una vecchia idea di contenitore; ovvero il tagging selvaggio e l’illusione della partecipazione utilizzati per ottenere contenuti a buon mercato e per veicolare servizi (suonerie, incontri e cosi via). Considerate da una parte le scarse possibilità di trasformare il nanopublishing in un’attività retribuita e allo stesso tempo la semplicità di accesso a tutti i mezzi necessari per costruirsi il proprio web 2.0 (acquisto dominio, piattaforme CMS open etc.) ha ancora senso aprirsi un blog all’interno di un network di nanopublishing? Qual è una strada veramente connettiva per affrontare le possibilità del web 2.0?

DDK / Non c’è dubbio che un’implementazione veramente connettiva del fenomeno, riguarda la possibilità di agirne le modalità dal basso, su piattaforme web 2.0.
Questo permette di richiamare nel corpo degli individui connessi, quelle vibrazioni necessarie alla costruzione di spazi di condivisione in cui si possano veicolare contenuti riguardanti problematiche attuali, comunicate però al di fuori dei meccanismi della grande distribuzione.
Nanopublishing si configura per tanto come modello comunicativo che distorce la comunicazione mainstream, partendo da essa (essendo da essa resa possibile) e deviandone i contenuti verso il basso, concernendo la sfera dell’emotività, dell’attitudine, più che quella della razionalità e dell’assenso. Così la vibrazione diventa pulsione fisica, il corpo privato diventa corpo connettivo, attraverso questa straordinaria evoluzione del tatto in tele-contatto.

Musica e intelligenza connettiva: uno scenario possibile, cosa è cambiato e cosa potrebbe cambiare nella PRODUZIONE/DISTRIBUZIONE dei contenuti?

FM / Quello che la connettività restituisce al mondo della produzione è qualcosa di più rispetto alla semplice condivisione di suoni: E’ condivisione di attitudini creative, ed è alla base della diffusione del web 2.0 come piattaforma creativa in sè.
Riguardo al sampling, cioè alle modalità di campionamento di suoni o rumori, prerogativa di tutta la musica contemporanea, la connettività mette in gioco molto di più che il confronto fra stili e sonorità: sul tavolo telematico vengono posti i processi creativi stessi.
E’ il caso dei Telefon tel aviv, noto duo di laptop music di fama internazionale, che sul loro myspace, a seguito di mille richieste ricevute di svelare il nome del software “magico”, adoperato per realizzare una delle loro canzoni più celebri, fahrenheit far enough, hanno pubblicato un’ immagine della pagina degli editing della canzone, in cui si vede che tutti gli interventi sonori sono frutto di sapienti “taglia e cuci” realizzati rigorosamente a mano sulle singole tracce. Per quanto riguarda invece la distribuzione di musica attraverso la rete, c’è da dire che nessuno si è potuto fare un’idea chiara di come questa si stia evolvendo. Myspace, che sicuramente in questo momento riscuote più successo di utenza rispetto ai siti web degli artisti, rimasti ad una comunicazione di tipo verticale, ha messo da pochi mesi a disposizione di chi utilizza il portale per fare musica, un servizio per gli autori che permette di vendere le proprie canzoni on line, conservandone i diritti per quanto concerne il prodotto venduto esclusivamente sulla rete.
Questo potrebbe consentire a realtà ancora più piccole di quelle indipendenti, realtà “casalinghe”, fatte di musicisti da cantina o produttori domestici, di poter continuare a svolgere la loro attività, incentivati da profitti economici che renderebbero quantificabile il loro successo sulla base di un riscontro diretto.
In questo senso la connettività porterebbe ad una democratizzazione della distribuzione di musica tale da garantire il successo di questo o di quell’artista in funzione di caratteristiche squisitamente legate alla musica in sé. Niente più fenomeni commerciali costruiti a tavolino insomma!

Cosa direbbe a chi sostiene che “internet non è un mezzo performativo”? I festival e i grandi contenitori di musica sono il segno di una civiltà dello spreco; è pensabile un festival che sfrutti internet e le ipotesi connettive in modo performativo?

DDK / La performatività del web 2.0 è già evidente senza considerare i software creativi, ed è destinata a crescere ulteriormente attraverso la completa immersione del corpo nei contenuti digitali che fra qualche anno sarà possibile con la tecnologia multitouch screen, attualmente in fase sperimentale. Quando il multitouch si diffonderà il telecontatto uscirà dai libri di De Kerckhove e sarà sotto gli occhi di tutti. I festival musicali di tipo tradizionale, luoghi di aggregazione e di contatto fisico, diventeranno esperibili on line attraverso il trasferimento telematico del movimento stesso del musicista. La performance fisica verrà registrata e trasmessa dalla rete in tempo reale. Il movimento fisico diventerà performance connettiva.

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La canzone “Zoofavole”

di Maria - 12 May 2007
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Ed ecco l’ultima canzone di zoofavole. Il testo è  adattato su una musica tradizionale “The animals went..”
Signori e signore entrate tutti qui
A visitar lo zoo delle favole
Ci son tanti animali
Domestici e rari
Grandi e piccini  tutti
Entrate tutti qui.

C’è un bue grassottello che
tranquillo va su e giù
una rana esagerata
che si gonfia sempre più

un corvo nero,nero
Stupido per davvero
Convinto a cantar
Il boccone fa cascar

C’è anche il topolino
amico del leone
che un giorno catturato
fu da lui salvato

la cicala imprudente
che d’estate cantò
affamata d’inverno
poi si ritrovò.

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