Archivio di January 2012

La storia degli OMOCRONI

di nicomarti - 23 January 2012
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C’era una volta in un paese di distruzione una popolazione di uomini robot! Un giorno il loro imperatore Cassius trovò un biglietto fuori dalla porta della sua casetta che diceva:

-Voi, popolo degli omocroni sarete sconfitti e abbattuti dal terribile drago sputafuoco!!!

Allora Cassius imperatore Maximus sentì un ruggito che gli spaccò i timpani! Il ruggito proseguì anche la notte. Il giorno successivo il suo nobile e fedele consigliere di nome Alexius trovò un biglietto di sfid, così allenò i suoi omocroni per prepararli alla lotta. Le prime volte non ascoltavano ma presto diventarono molto bravi e impararono a fare destro e sinistro montante e montante destro e sinistro. Venne il giorno tanto atteso, Cassius e i suoi omocroni erno prontissimi, così scesero in campo. Il campo di battaglia però era pieno di lava e allora il favorito era il drago: egli era infatti costituito da un’armatura resistente ed era pieno di armi. Gli omocroni lo temevano, erano molto impauriti ma Cassius li consolò. Iniziò la battaglia e stavano perdendo. Il drago non rispettando il patto di guerra, distrusse anche la città uccidendo i civili. Intervenne allora il falco saggio che disse al drago:

-Drago, non hai mantenuto il patto, dovevi risparmiare i civili, invece hai distrutto tutto!!! Da oggi in poi sarai bandito da tutti i mondi conosciuti e verrai imprigionato per sempre.

Ma gli omocroni si impietosirono e fecero presto arrivare un altro drago: era molto più grande dell’altro e in realtà era sua madre, che si era persa durante l’era Glaciale. Il drago azzuro potè riabbracciare il suo figliolo e da allora vissero felici e contenti tutti insieme ad Omocroandlia. L’imperatore invece andò in vacanza e …pensate un po’, lasciò il suo trono proprio al drago. (Storia inventata da Federico -alunno della maestra Giuliana e Nicomarti, rielaborazione delle classi 5°A/B, scuola Primaria di Castel del Piano)

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