I figli (Kahlil Gibran)

E una donna che stringeva un bambino al seno disse: Parlaci dei Figli. 
Ed egli rispose: 
I vostri figli non sono figli vostri. 
Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di sé. 
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi, 
E benché vivano con voi, ciononostante non vi appartengono. 
 
Potete dar loro il vostro amore, ma non i vostri pensieri, 
Perché essi hanno i propri pensieri. 
Potete dare alloggio ai loro corpi ma non alle loro anime, 
Perché le loro anime abitano la casa del domani, che neppure in sogno voi potrete visitare. 
Potrete cercare di essere simili a loro, ma non cercate di renderli simili a voi, 
Perché la vita non procede a ritroso e non si attarda sul passato. 
 
Voi siete gli archi da cui i vostri figli come frecce vive sono scoccati. 
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito, e con la Sua forza vi tende, perché le frecce vadano veloci e lontane. 
Fatevi tendere con gioia dalla mano dell’Arciere; 
Poiché Egli, come ama la freccia che vola, così ama l’arco che è saldo. 
 
(Recitata da Cristina Casaschi)

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