Archivio di Giugno, 2008


La Ballade des pendus di François Villon (1431-1463) (1 commento)

Frères humains qui après nous vivez
N’ayez les coeurs contre nous endurciz,
Car, si pitié de nous pauvres avez,
Dieu en aura plus tost de vous merciz.
Vous nous voyez ci, attachés cinq, six
Quant à la chair, que trop avons nourrie,
Elle est piéca devorée et pourrie,
Et nous les os, devenons cendre et pouldre.
De nostre mal personne ne s’en rie:
Mais priez Dieu que tous nous veuille absouldre!

Se frères vous clamons, pas n’en devez
Avoir desdain, quoy que fusmes occiz
Par justice. Toutefois, vous savez
Que tous hommes n’ont pas bon sens rassiz;
Excusez nous, puis que sommes transsis,
Envers le filz de la Vierge Marie,
Que sa grâce ne soit pour nous tarie,
Nous préservant de l’infernale fouldre
Nous sommes mors, ame ne nous harie;
Mais priez Dieu que tous nous vueille absouldre!

La pluye nous a débuez et lavez,
Et le soleil desséchez et noirciz:
Pies, corbeaulx nous ont les yeulx cavez
Et arraché la barbe et les sourciz.
Jamais nul temps nous ne sommes assis;
Puis ca, puis là, comme le vent varie,
A son plaisir sans cesser nous charie,
Plus becquetez d’oiseaulx que dez à couldre.
Ne soyez donc de nostre confrarie;
Mais priez Dieu que tous nous vueille absouldre!

Prince Jhésus, qui sur tous a maistrie,
Garde qu’Enfer n’ait de nous seigneurie:
A luy n’ayons que faire ne que souldre.
Hommes, icy n’a point de mocquerie;
Mais priez Dieu que tous nous vueille absouldre!

(Recitata da Gabriella Garofalo)

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To Failure (Philip Larkin) (0 commenti, scrivi tu)

You do not come dramatically, with dragons
That rear up with my life between their paws
And dash me butchered down beside the wagons,
The horses panicking; nor as a clause
Clearly set out to warn what can be lost,
What out-of-pocket charges must be borne,
Expenses met; nor as a draughty ghost
That’s seen, some mornings, running down a lawn.

It is these sunless afternoons, I find,
Instal you at my elbow like a bore.
The chestnut trees are caked with silence. I’m
Aware the days pass quicker than before,
Smell staler too. And once they fall behind
They look like ruin. You have been here some time.

(Recitata da Gabriella Garofalo)

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Time long past (Percy Bysshe Shelley) (0 commenti, scrivi tu)

Like the ghost of a dear friend dead
Is Time long past.
A tone which is now forever fled,
A hope which is now forever past,
A love so sweet it could not last,
Was Time long past.

There were sweet dreams in the night
Of Time long past:
And, was it sadness or delight,
Each day a shadow onward cast
Which made us wish it yet might last—
That Time long past.

There is regret, almost remorse,
For Time long past.
‘Tis like a child’s belovèd corse
A father watches, till at last
Beauty is like remembrance, cast
From Time long past.

(Recitata da Gabriella Garofalo)

Il tempo passato

Come il fantasma d’un amico amato
è il tempo passato.
Un tono che ora è per sempre volato
via, una speranza che ora è per sempre andata
un amore così dolce da non poter durare
fu il tempo passato.

Ci furon dolci sogni nella notte
del tempo passato.
Di gioia o di tristezza, ogni
giorno un’ombra avanti proiettava
e ci faceva desiderare
che potesse durare
quel tempo passato.

C’e’ rimpianto, quasi rimorso, per
il tempo passato.
E’ come il cadavere d’un bimbo molto
amato che il padre veglia, sinché
alla fine la bellezza e’ un
ricordo, lasciato cadere
dal tempo passato.

(Recitata da Patrizia Rappazzo)

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Non basta aprire la finestra (F. Pessoa, versi sciolti) (0 commenti, scrivi tu)

Non basta aprire la finestra
per vedere la campagna e il fiume.
Non basta non essere ciechi
per vedere gli alberi e i fiori.
Bisogna non aver nessuna filosofia.
Con la filosofia non vi sono alberi: vi sono solo idee.
Vi e’ soltanto ognuno di noi, simile ad una spelonca.
C’e’ solo una finestra chiusa e tutto il mondo fuori;
e un sogno di cio’ che potrebbe esser visto se la finestra si aprisse,
che mai e’ quello che si vede quando la finestra si apre.

(Recitata da Roberto Didoni)

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Una scalinata con più di centomila gradini - M. Achab; D. Vinjau; G. Vincifori (0 commenti, scrivi tu)

Le loro vite cadono
come foglie al vento.
Tra noi e loro c’è una scalinata
con più di centomila gradini.
La nostra vista rimane annebbiata
finché la pelle non viene raggiunta
dal medesimo dolore.
Bambini, con la speranza non ancora spenta:
vagano alla ricerca del loro sogno,
finché il tempo ingannatore
non lo spenga per sempre.
Uno specchio rotto, distrutto
dall’ambizione umana riflette
la nostra immagine in loro.
Una scalinata, che la vita sale
e scende bloccata da cancelli
per alcuni insuperabili.

Recitata da Mariagrazia Russo

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S’i fosse fuoco, arderei ‘l mondo - Cecco Angiolieri (1 commento)

S’i’ fosse fuoco, arderei ‘l mondo;

s’i’ fosse vento, lo tempestarei;

s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;

s’i’ fosse Dío, mandereil’ en profondo;

s’i’ fosse papa, allor serei giocondo,

ché tutti cristiani imbrigarei;

s’i’ fosse ‘mperator, ben lo farei:

a tutti tagliarei lo capo a tondo.

S’i’ fosse morte, andarei a mi’ padre;

s’i’ fosse vita, non starei con lui:

similemente faria da mi’ madre.

S’i’ fosse Cecco, com’ i’ sono e fui,

torrei le donne giovani e leggiadre:

le zop[p]e e vecchie lasserei altrui.

RECITATA DA TOMMASO TUTINO

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Novembre al Parco Reale (Franco Fortini) (0 commenti, scrivi tu)

Quella strada, mi sembra, porta
a Treviglio, quell’altra al lago di Como.
Guarda, vicino a quella panchina storta
c’è uno che lava la moto, e un altro uomo

più lontano, legge il giornale.
Verso l’autodromo qualcosa brucia; o sarà bruma.
Qui a Monza da tanti anni non ci venivo, ma è uguale
a tanti anni fa. Mica stoppie, è che fuma

la nebbia e sono appena passate le tre.
A destra vedrai le vecchie scuderie.
Non c’è da sbagliare. Trovi due vie:
una è per Sesto, la tua è davanti a te.

Recitata da Graziella Petone

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Prima di tutto vennero a prendere gli zingari (Bertold Brecht) (2 commenti)

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare

Bertold Brecht

(voce recitante di Antonella Cro)

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Videopoesia: Borges a due voci (1 commento)

Realizzando una videopoesia con un haiku di Borges, è nata l’idea di registrarla nella Lingua originale,che penso renda meglio le emozioni e le suggestioni che il poeta ha provato ed inteso trasmetterci.
Il professor Didoni ha suggerito di unire le due versioni (spagnola/italiana) nello stesso video: già, più intenso e significativo.
Così, con la preziosa collaborazione della signora Gabriella Garofalo :) , docente e poeta, eccolo qui

Versione originale

Bajo el alero
el espejo
no copia
màs que la luna
.

Versione italiana

Sotto la gronda
lo specchio
non riflette più
che la luna
.

Jorge Luis Borges (1899-1986)

Clicca sull’immagine per il video

videopoesia

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Il nostro volersi bene (0 commenti, scrivi tu)

Il nostro volersi bene di G. Colciago

Nel buio del silenzio
ho acceso la luce di un sorriso
e con il mio io schivo
la saggezza ho schiuso.
E nell’orbita di un universo
specchiato e cristallino
accendo il lume della vita
che senz’ombra
si getta nelle urla
di un unico destino.

Il nostro volersi bene!

Recitata da Tommaso Tornaghi

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