Archivio di Settembre, 2009


Conversazione, sonetto di Enrico D’Angelo (0 commenti, scrivi tu)

Conversazione

 

L’allegro conversare della sera

è un paziente cercarsi che poco aiuta

del vivere i bagliori e la sua mera,

anzi odore di polvere ne fiuta.

 

Eppure, mentre spengesi la luce,

annuncia un’altra luce la presenza

che, inedita e discreta, in Voi traduce

i moti luminosi di coscienza.

 

Se poi l’ombra dell’ombra mi seduce

dopo ogni appuntamento con l’amore,

allora appare tutto in piena luce

 

dal Vostro corpo reso anima ancora.

E allegra chiedete, pur nel peccato,

se forse un Dio abbiate o un uomo Voi amato.

 

Recitato da Daria

vedi anche: http://www.vicoacitillo.net/almat/dangelo.htm


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Se questo è un uomo, di Primo Levi (0 commenti, scrivi tu)

Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che tovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetelele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

 

Recitata da Fabian

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Cult Movie, di Marco Guercio (0 commenti, scrivi tu)

Non voglio più morire

Prima di dormire

E poi resuscitare

La mattina dopo,

iniziare un percorso

di vita e di morte,

per morire ancora

un`altra notte.

Voglio vivere sempre

Controllando il tempo

Che mi scorre addosso,

eliminando le pause

come nei film

dove non si vede mai

il protagonista che dorme

o che sta al cesso

che si legge il giornale

o che si fa la doccia.

Voglio essere l`attore,

di un film banale

col finale scontato,

che si sposa una donna,

che vince la gara,

che salva la patria,

che uccide i cattivi,

che non muore mai,

perchè a un certo punto

c`è la scritta fine…

…e la gente sorride

 

Recitata da Annett e Anja

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Il buon compagno, di Guido Gozzano (0 commenti, scrivi tu)

Non fu l’Amore, no. Furono I sensi
curiosi di noi, nati pel culto
del sogno…E l’atto rapido, inconsulto
ci parve fonte di misteri immensi.

Ma poi che nel tuo bacio ultimo spensi
l’ultimo bacio e l’ultimo sussulto,
non udii che quell’arido singulto
di te, perduta nei capelli densi.

E fu vano accostare i nostri cuori
già riarsi dal sogno e dal pensiero;
Amor non lega troppo eguali tempe.

Scenda l’oblio; immuni da languori
si prosegua più forti pel sentiero,
buoni compagni ed all eati: sempre.

Recitata da Milagro

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Abbracciami estate, di Almina Madau (0 commenti, scrivi tu)

Abbracciami estate.
Con lunghe serate
umide,
dolci,
di stelle incantate.
Ho sete di vita.
Ricordo al mio cuore i bianchi fiori,
appesi
affacciati
al pergolato dei nonni,
che filtrava sole,
tra foglie già secche,
che filtrava luna,
tra canti di grilli.
Profuma la sera di menta,
oleandro,
e mele caramellate.
Abbracciami estate.
E sento le grida,
gioiose,
di bimbi giocosi e felici,
che strade crescevano forti,
in campane disegnate
lanciavano sassi.
Abbracciami estate,
ho sete di vita.

Recitata da Eszter e da Svenja

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La passeggiata, di Pietro Bruno (0 commenti, scrivi tu)

Così fermi un istante!
Sorridete!
E al lampo del magnesio
furono tutti insieme nella lastra.

Il velo nero spariva nelle mani
dischiuse per un volo di colombe
dentro il giardino inglese.

Singole note raccolte in assonanza
avanzano tenendosi per mano,
pallidi nell’esame
dell’essere guardati.

Poi quando la luce della sera
ridipinge di seppia lo scenario
si rifugiano ancora nell’istante
uniti nel gazebo
difesi dal sipario del sorriso.
Con il viso affondato nella madre
a piangere è soltanto la bambina
per quella timidezza
per cui ha vergogna di piangere.

Recitata da Linda F.

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Nel fiume dei ricordi, di Hans Winkler (0 commenti, scrivi tu)

Se potessi vedere
i tuoi occhi
e vedermi riflesso,
sapendo che tu stessa
ti specchi nei miei.

Recitata da Mareike e Nadine

vedi: http://www.poesie-italiane.de/gedicht.php?id=24&kat=1

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Romeo e Giulietta, di William Shakespeare (0 commenti, scrivi tu)


Silenzio! Quale luce irrompe da quella finestra lassù?
È l’oriente, e Giulietta è il sole.
Sorgi, vivido sole, e uccidi l’invidiosa luna,
malata già e pallida di pena
perché tu, sua ancella, di tanto la superi in bellezza.
Non essere la sua ancella, poiché la luna è invidiosa.
Il suo manto di vestale è già di un verde smorto,
e soltanto i pazzi lo indosano. Gettalo via.
È la mia donna; oh, è il mio amore!
se soltanto sapesse di esserlo.
Parla, pure non dice nulla. Come accade?
Parlano i suoi occhi; le risponderò.
No, sono troppo audace; non parla a me;
ma due stelle tra le più lucenti del cielo,
dovendo assentarsi, implorano i suoi occhi
di scintillare nelle loro sfere fino a che non ritornino.
E se davvero i suoi occhi fossero in cielo, e le stelle nel suo viso?
Lo splendore del suo volto svilirebbe allora le stelle
come fa di una torcia la luce del giorno; i suoi occhi in cielo
fluirebbero per l’aereo spazio così luminosi
che gli uccelli canterebbero, credendo finita la notte.
Guarda come posa la guancia sulla mano!
Oh, fossi un guanto su quella mano
e potessi sfiorarle la guancia!

Recitata da Nina e Melanie

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Di notte in estate (0 commenti, scrivi tu)

Di  notte

nella  foresta  ambra

fra gli alberi fitti,

i lupi ululano.

La luna illumina

il prato oscurato,

le case con i vetri accesi,

le stelle cadenti:

tutto è tranquillo di notte

e tutti dormono contenti.

Inventata e recitata da Francesco

classe 3 A

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Primo giorno di scuola, di Giovanna Corsi (0 commenti, scrivi tu)

Recitata dai bambini della classe 3°, Scuola Primaria L.Santucci di Casteldelpiano

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