Io per l’Italia (Giuseppe Giusti 1809-1850)

Io per l’Italia
Mi fo squartare:
La vo’ redimere,
La vo’ salvare.
L’avere e l’essere
Nessun risparmi.
Sorgete, o popoli!
All’armi! all’armi!
Quanto a proteggere
L’ordine interno,
Quanto all’infamie
Qui del Governo,
Poter di Dio!
Ci penso io,
E ho l’occhio desto.
Andate, io resto
Giusto per questo.
Che salvatore!
Che redentore!
Che largità!
Viva l’Italia,
La libertà!
Bravo bravissimo
Per verità.
Che tolleranza!
Che fratellanza!
Che carità!
Viva l’Italia,
La libertà.
Ah che schiettezza,
Che onoratezza,
Che verità!
Ma che piacere,
Ma che maniere,
Che civiltà!
Oh che talento,
Oh che portento,
Che venustà!
Che valentuomo,
Che perla d’omo,
Che dignità!
Viva l’Italia,
La libertà.
Bravo bravissimo
Per verità.

(Recitata da Roberto Caruso)

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Un commento a “Io per l’Italia (Giuseppe Giusti 1809-1850)”

    1. nicomarti 29/08/2008 alle ore 20:48

      E quindi… bravo bravissimo! Questa poesia è davvero uno spasso :-)

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