Archivio di Aprile, 2007


Filastrocca illustrata (Inventata dalla seconda C) (0 commenti, scrivi tu)

Antonino corre per la strada in bicicletta
sembra avere una gran fretta.
Fiorellini nel giardino
io raccolgo il più piccino.
Tante api vicino al melo
è meglio coprirsi con un grande velo.
Una farfalla vedo volare,
la prendo con le mani, la posso toccare.
Il gatto sul tetto ha fatto un dispetto
ma io non lo vedo e ancora l’aspetto.
(Recitata da Pio, II C scuola elementare “Don Bosco”Cardito NA)

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L’uomo grasso (Piumini, Tognolini) (0 commenti, scrivi tu)

C’era un uomo molto grasso,
faticava a fare un passo,
la sua ombra era un pallone:
conteneva sei persone.
Poi quell’uomo è dimagrito,
ora è magro come un dito.
La sua ombra è un bastoncino:
non ci sta neanche un gattino.
(Recitata da Pietro II C scuola elementare “Don Bosco”Cardito NA)

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Se il mare (D. Ziliotto) (0 commenti, scrivi tu)

Se il mare si gonfia
e arriva l’onda,
saltaci sopra
e tu non affondi.

(Recitata da Antonio II C scuola elementare “Don Bosco”Cardito NA)

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Alberi di città e alberi di campagna (G. Rodari) (0 commenti, scrivi tu)

A Torino anche gli alberi
vanno in automobile.
Vanno in campagna
a respirare.
Gli alberi campagnoli
invece vengono in città
a fare le compere per le feste.
In automobile?
Certamente.

(Recitata da Salvatore II C scuola elementare “Don Bosco”Cardito NA)

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Filastrocca dei perchè (Erminia Dell’oro) (0 commenti, scrivi tu)

Filastrocca dei tanti perchè
ce n’è uno e ne seguono tre,
perchè il gatto non va anche lui a scuola
perchè il pesce nuota e non vola,
perchè i denti mi debbo lavare
e dal tetto non posso saltare,
perchè il merlo che è così nero
non ha fatto il suo nido sul pero,
perchè i dolci non posso mangiare
se son buoni perchè fanno male?
Perchè al mio amato orsacchiotto
tu non dai da mangiare il risotto,
perchè io chiedo sempre perchè
ce n’è uno, ne seguono tre!

(Recitata da Domenico scuola elementare “Don Bosco”Cardito NA)

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Vento (Inventata dalla seconda C) (0 commenti, scrivi tu)

Vento di monte
vento di fonte
vento che suoni
vento che sibili
vento che canti e urli
vento che ridi e fuggi
Tu sei la vita e sempre, sempre soffi

(Recitata da Alessia scuola elementare “Don Bosco”Cardito NA)

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Acqua (Gabriele D’Annunzio) (0 commenti, scrivi tu)

Acqua di monte
Acqua di fonte
Acqua che squilli
Acqua che brilli
Acqua che canti e piangi
Acqua che ridi e muggi
Tu sei la vita
E sempre sempre fuggi.

(Recitata da Anna scuola elementare “Don Bosco”Cardito NA)

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Il basilico (Eleonora) (0 commenti, scrivi tu)

Tra le erbacce e il rosmarino
c’è un piccolo buchino;
vicino è nata una piantina di basilico
ed è un po’ in bilico
l’odore è concentrato
in un piccolo fiore profumato
che ogni anno spunta dal prato.
Le foglie sono verdi
come le piume di un pavone
che risplende al sole.
I fiori sono celesti
come il cielo che si specchia in una cascata.
Si sente un fruscio del vento
che non mi ha mai dato tormento
e pensare che è proprio il vento
a far suonare una melodia
a quei piccoli fiori.

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I rami tristi (Ciro) (0 commenti, scrivi tu)

I rami caduti
Tristi dispersi morti
Ma anche se sono morti dentro di loro sono vivi
Ma non hanno voglia di vivere,
hanno perso il posto in cui sono nati.
Alcune volte cercano di immaginare, non ci riescono.
Se la prendono con gli uomini,
con la loro famiglia la natura, perchè non possono
vedere la gente a cui vogliono bene.

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Sonetto 28 (Sandrino e Mario SONETTI STRAVAGANTI) (0 commenti, scrivi tu)

Lampeggiando tra i baffi d’un pisano,
un usciere sorrise starnutendo;
poi, con un balzo facile e tremendo,
corse a veder dov’era il capitano.

Il qual sedea, con un’eclisse in mano,
ed il capo che in fiamme andava ardendo,
e con la moglie discorrea, ridendo,
di come fosse morto Diocleziano.

Allor quel poveretto, innamorato
com’era d’una vecchia peruviana,
pensò che fosse meglio andar soldato.

Prese tre perle, un libro ed un gelato,
della cognata un pezzo di sottana,
e uscì suonando l’oboe a perdifiato.

(Recitata da Giulio Cappa)

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