Archivio della categoria ‘Poesie recitate da artisti’


Sonetto 28 (Sandrino e Mario SONETTI STRAVAGANTI) (0 commenti, scrivi tu)

Lampeggiando tra i baffi d’un pisano,
un usciere sorrise starnutendo;
poi, con un balzo facile e tremendo,
corse a veder dov’era il capitano.

Il qual sedea, con un’eclisse in mano,
ed il capo che in fiamme andava ardendo,
e con la moglie discorrea, ridendo,
di come fosse morto Diocleziano.

Allor quel poveretto, innamorato
com’era d’una vecchia peruviana,
pensò che fosse meglio andar soldato.

Prese tre perle, un libro ed un gelato,
della cognata un pezzo di sottana,
e uscì suonando l’oboe a perdifiato.

(Recitata da Giulio Cappa)

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Sonetto 19 (Sandrino e Mario SONETTI STRAVAGANTI) (0 commenti, scrivi tu)

Se diguazzando un dì nelle tonnare,
ebbro di grignolino e di cicuta,
ti giunga il canto della sordomuta,
deh, non scordarti allor di spigolare!

Ma se la squadra mobile compare
per catturar la segala cornuta,
s’affretti la duchessa decaduta
ad intonar la marcia rnilitare.

E mentre, nel segreto dell’alcova,
un sagrestano e un uomo di colore
van numerando gli anni dell’Egira,

munito d’una finta barba assira,
s’accinga l’avvocato difensore
a risalir nuotando la Moscova.

(Recitata da Giulio Cappa)

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Sonetto 1 (Sandrino e Mario SONETTI STRAVAGANTI) (0 commenti, scrivi tu)

Vedere e non veder non è lo stesso,
ed una cosa è l’acqua e un’altra il vino;
Cartesio non suonava il mandolino
e Dante non mangiava il porco lesso.

E scrutar non si deve dal bompresso
l’onda dell’Arno e l’onda del Ticino;
non prese mai neppure Tigellino,
due rane ed un topazio, al tempo stesso.

Un toro avendo a fianco per ischermo,
suonai la tromba con la bocca storta,
lentamente girando per un chiostro.

Il gatto, zampettando nell’inchiostro,
guarda sottecchi una gallina morta;
né fermare lo può chi è sempre infermo

(Recitata da Giulio Cappa)

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La rosa bianca (Attilio Bertolucci) (0 commenti, scrivi tu)

Coglierò per te l’ultima rosa del giardino
La rosa bianca
Quella che fiorisce nelle prime nebbie
Le avide api l’hanno visitata fino a ieri
Ma è ancora così dolce che fa tremare.
E’ un’ immagine di te a trent’anni
Così come sarai allora

(Recitata da Mariarenata Zanchin)

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La stanza la stizza l’astuzia (Toti Scialoja) (0 commenti, scrivi tu)

La stanza la stizza l’ astuzia

di quando vivevi a Venezia

ed eri zanzara… la pazza

zanzara che all’ alba è un’ inezia.

(Recitata da Giulio Cappa)

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Stormi di storni (Toti Scialoja) (0 commenti, scrivi tu)

Ti ricordi gli storni che a stormi
nei tramonti dei nostri bei giorni
quando i treni si fanno notturni
attorniavano Terni e dintorni?

Bei tramonti che accesero Terni
rispecchiandone il fuoco dei forni
mentre i cieli diventano inferni
taciturni se ruotano stormi.

Neri stormi sui monti di Terni
che di sera perdendo i contorni
frastornavano i nostri ritorni
con l’eterno stormire degli orni.

Son trascorsi gli autunni e gli inverni
sono andati e tornati gli stormi
sulla Nera su Terni su Narni
sulle pere forate dai vermi.

(Recitata da Giulio Cappa)

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In un soffio (Alfonso Gatto) (0 commenti, scrivi tu)

Risvegliare dal nulla la parola.
E’ questa la speranza della morte
che vive del suo fumo quando è sola,
del silenzio che ventila le porte.

Il passato non cessa di passare
e l’odore che sparve è l’aria calda
che ferma gli oleandri lungo il mare
in un soffio di mandorla e di cialda.

(Recitata da Giulio Cappa)

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C’era ai vetri di freddo del Natale (Alfonso Gatto) (0 commenti, scrivi tu)

C’era ai vetri di freddo del Natale
tra i graffi dei bambini anche il tuo nome.
Io bevevo il caffè, dicevo come
potrò vederla, càpita che il male
paziente all’improvviso m’allontani
nell’ansia dell’averti ove non sei.

Ma sei dovunque l’ora dei cortei
che passano, la festa del domani.

(Recitata da Giulio Cappa)

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The Couriers (Sylvia Plath) (0 commenti, scrivi tu)

The word of a snail on the plate of a leaf?
It is not mine. Do not accept it.

Acetic acid in a sealed tin?
Do not accept it. It is not genuine.

A ring of gold with the sun in it?
Lies. Lies and a grief.

Frost on a leaf, the immaculate
Cauldron, talking and crackling

All to itself on the top of each
Of nine black Alps.

A disturbance in mirrors,
The sea shattering its grey one -

Love, love, my season.

I corrieri

La parola di una lumaca su lamina di foglia?
Non è mia. Non fidarti.

Acido acetico in contenitori sigillati?
Non fa bene. Non prenderne.

Un anello d’oro con dentro il sole?
Menzogna. Menzogna e sofferenza.

Il gelo su una foglia,candido cratere che parla
crepitando per suo conto

in cima ad ognuna delle nove Alpi nere.

Improvviso tumulto di specchi,
e il mare frantuma il suo, grigio-

la mia stagione, Amore.

(Tradotta e recitata da Gabriella Garofalo)

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