Quando il divertissement diventa attività didattica.

di Maria - 5 October 2008
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L’individuare parole-chiave in un testo per ricavarne uno schema, una sintesi o una mappa è considerata un’abilità fondamentale degli alunni che richiede di essere sviluppata e consolidata.
Ritengo che anche la capacità di assegnare una parola-chiave ad un brano letto o ad un racconto personale sia altrettanto essenziale, in quanto genera nell’alunno una metariflessione.
Tale abilità, peraltro, si rivela funzionale ad una cittadinanza digitale attiva e consapevole, poiché l’alunno è impegnato in prima persona nella “categorizzazione dal basso” o folksonomy, quando attribuisce etichette a testi scritti nel web.
Infine, attraverso l’ascolto o la lettura dei tags attribuiti dall’alunno al testo, l’insegnante può verificarne immediatamente la comprensione essenziale.
Considerate queste premesse, ho avviato in classe un’attività di tagging dei testi che gli alunni leggeranno nel corso dell’anno scolastico.
Quotidianamente aggiorneremo in classe una tabella dei tags più utilizzati.
Periodicamente, a partire dalla tabella ed utilizzando questa applicazione segnalata da Luisanna realizzeremo la tagcloud dei testi letti.

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2 Commenti a “Quando il divertissement diventa attività didattica.”

  1. nicomarti scrive:

    Che bella idea!!! Credo che te la ruberò :-)
    Intanto ne approfitto per salutare Maria e i suoi splendidi alunni.
    Cordialmente,
    Nicoletta

  2. enrico scrive:

    Veramente molto bello e importante sul piano educativo questo progetto, Maria..

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