Le foto alla maniera di MRX

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Da ora in poi e dopo aver visto i miei esempi, ogni bambino trasforma le foto così raccolte , come vuole. Da ora in poi e dopo aver visto i miei esempi, ogni bambino trasforma le foto così raccolte , come vuole.
-<gallery>Immagine:DSCN1133.JPG |Il disegno fatto alla scuola materna col biberon di Gabriele+[[Immagine:Storia1a.jpg]]
-Immagine:DSCN1135.JPG |Il pupazzino e altri oggetti di Giacomo+[[Immagine:Storia2a.jpg]]
-Immagine:DSCN1136.JPG |Il disegno di Carnevale fatto a 4 anni e la prima automobilina di legno+[[Immagine:Storia3a.jpg]]
-</gallery>+[[Immagine:Storia4a.jpg]]
== Prime immagini == == Prime immagini ==

Revisione 06:38, 23 Maggio 2009

Immagine:Nuvole.jpg


Sommario

La nostra storia

In questo periodo e contemporaneamente all'intervista ad MRX, ricostruiamo in classe la nostra storia: un insieme di ricordi spontanei, un po' confusi vengono alla mente di tutti. Per fare ordine, chiedo di portare da casa:

  • una foto di quando erano piccoli
  • dei giochi, degli oggetti, dei disegni che risalgono al tempo che precede la scuola Primaria
  • una foto di come sono ora.

Facciamo anche piccole interviste ai genitori che raccontano uno o più episodi dei loro figli, quando erano piccolissimi.

Quei ricordi sono la nostra storia. Ascoltiamo a questo punto, le prime due risposte che Mario ha inviato in seguito alle nostre domande. Non sono proprio facili, ma sicuramente giungono al momento opportuno.

Il fiume che scorre

Così possiamo capire bene quel "fiume che scorre", con un pavimento non completamente trasparente: è la nostra vita che va e non si ferma mai. Inizia nel momento della nostra nascita e prosegue fino a quando non sappiamo. Il nostro "fiume" lo rappresentiamo con una striscia di carta quadrettata, dove ogni riquadro è un anno: un ricordo per ogni anno trascorso da disegnare al suo interno.

Raccogliamo tutte le foto che abbiamo e iniziano gli esperimenti col programma di grafica. Prima iniziano i bambini con foto di foto e scanner di foto e disegni; poi proseguo io per vedere come si raggiunge la trasparenza, la sovrapposizione, il positivo e il negativo. La cucitura di più immagini è molto semplice: basta scegliere il pulsante omonimo e spostare col mouse le foto nella posizione desiderata. Per la trasparenza bisogno invece lavorare sul "layer" e scegliere quanta se ne vuole da 0 a 100. Per la sovrapposizione è sufficiente uno o più "copia e incolla", in base a quante foto ha raccolto ogni bambino per raccontare la sua vita.

Da ora in poi e dopo aver visto i miei esempi, ogni bambino trasforma le foto così raccolte , come vuole.

Immagine:Storia1a.jpg Immagine:Storia2a.jpg Immagine:Storia3a.jpg Immagine:Storia4a.jpg

Prime immagini

Le prima immagini nascono dalla semplice cucitura delle foto. Ogni bambino ha a questo punto un piccolo "bagaglio" di due, tre o più foto che rappresentano: loro da piccoli, oggetti, giochi o disegni del tempo passato, loro come sono ora, l'immagine del fiume che raccoglie la storia delle loro giovani vite.

Nella "cucitura" i bambini si esercitano ad affiancare semplicemente le loro immagini, in modo completamente libero.


Ulteriore elaborazione

Nella successiva fase si passa ad una ulteriore elaborazione delle immagini: ognuna viene resa trasparente, poi viene sovrapposta alle altre due o tre foto del "bagaglio" personale. Quindi abbiamo come risultato la memoria o storia per immagini che ogni alunno ha ricomposto da sè. Intanto che ognuno rielabora in questi due modi (cucitura e sovrapposizione) le immagini della propria memoria, i bambini scattano foto col cellulare personale o con la macchina digitale personale; qualcuno si diverterebbe anche coi filmati, ma le foto sono al centro dell'attenzione.

Quelle in movimento, alla maniera di Paolino sembrano interessanti se scattate col cellulare. Ma adesso che siamo in piena primavera e la natura è tutta in fiore, viene spontaneo fotografare i fiori, che del resto abbiamo anche a scuola. Gli esperimenti si susseguono e chi non ha la digitale personale, usa quella della scuola.


Le ali degli angeli

Viene subito in menta una delle risposte alla nostra intervista: Maria ci parlava delle "ali degli angeli", quali ipostesi di sviluppo della sua arte digitale. Anche i bambini hanno deciso di fotografare dei fiori per farne semplici rielaborazione, come fossero appunto ali, ma di farfalle. Cosa verrà fuori??? Staremo a vedere. Per il momento sto riempindo il computer di foto scattate dai bambini che mi provengono nei modi più disparati: cavi usb per i cellulari o per le digitali, memory card, penne usb....che portano i bambini da casa quasi ogni giorno.

Verso il nostro Teatro della memoria



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