Rimepergioco

Dal Wiki di Scuola3D

Il progetto della scuola "Don Bosco" di Cardito (NA) nell'ambito del progetto "Suoni poetici", vuole esplorare la dimensione sonora della poesia e non solo, ma anche avviare alla consapevolezza della dimensione sociale, affettiva, emotiva, relazionale del linguaggio emozionale e farne rilevare la valenza espressivo-comunicativa. La parola oggetto del pensiero ma anche e soprattutto oggetto e veicolo del "sentire".

Allora, che sia poesia anche in senso lato, così che si avvicini il bambino ad ogni genere letterario, purchè dia emozione, evochi immagini, apra scenari nuovi, potenzi la fantasia, supporti la creatività, ampli la sfera del suo sentire mediante il sentire altrui.
Il percorso della classe 4^ A si attiene in parte al progetto Rime per gioco, per quanto riguarda la poesia stessa e il linguaggio figurato, ma si apre anche ad altri percorsi, di seguito documentati, come la sezione TEATRO.PROGETTO CLASSE 4^A: Dalla lettura...al teatro



Le attività nel laboratorio classe

Sulla falsariga della poesia "Conchiglia" di F. G. Lorca e seguendo lo schema del poeta, anche gli alunni si sono cimentati a comporre una piccola poesia, evocativa di immagini, suoni, odori, sapori, desideri, sogni, ... dell'Estate. Dunque, troverete chi "ha perso", "chi ha trovato", chi "ha ricevuto in dono", e così via.





TEATRO o RACCONTI?
Gli alunni della classe 4^A si avviano alla sceneggiatura teatrale attraverso vari steps: leggono un brano, ne individuano e sottolineano le parti con colori diversi, discutono la distribuzione dei ruoli e le eventuali sonorizzazioni, provano, registrano. Roberto Didoni non è d'accordo e io lo metto nella sezioni racconti, ma non sono d'accordo :)))

Oltre al lavoro per Halloween, gli alunni s'impegnano nella lettura (certo non facile) de " 'A livella" di Totò, la rappresentano con il fumetto, provano, registrano.





Il viaggio nel mondo della sonorità e della potenza evocatrice della parola, per gli alunni dellla classe 4^ A continua attraverso il percorso testuale descrittivo. Già dalla seconda elementare essi sono abituati alla mappatura per descrivere una persona o un animale o un oggetto, in maniera proporzionale all'età ovviamente. Quest'anno gli alunni approfondiscono il discorso comunque, in relazione prima agli animali, anche a seguito di esperienze sensoriali fatte in classe.

Il testo decrittivo è una tipologia che analizza e descrive, quasi come se un oggetto, un luogo, una persona, un animale e così via, si aprisse ai sensi di chi lo percepisce e comunicasse se stesso. Quanta poesia c'è in questo! Come nella poesia, anche nel testo descrittivo connotativo ci sono figure retoriche che ci aiutano a meglio "trasferire l'essenza" da quanto descritto... a noi... all'altro.

Continua l'analisi del testo poetico in relazione al linguaggio e alle figure retoriche più immediate, similitudine, metafora, onomatopea


CARNEVALE E... DINTORNI - TEATRO Per Carnevale gli alunni si sono divertiti con testi adatti all'occasione, come le barzellette, i nonsense, oltre alle classiche poesie a tema





Ora è la volta de "La festa del papà", per il quale si compongono HAIKU, una poesia collaborativa con l'uso di figure retoriche, per la verità un fascicolo personale per ogni papà con testo descrittivo, giochi, poesie, rappresentazioni grafiche, rievocazione di esperienze condivise, messaggi... e una versione eroica del papà :)

CAVOLO!!! Mi ero dimenticata il nonno



Da Geolandia a Suoni poetici, il nostro lavoro è un naturale intreccio: da un classico della tradizione musicale napoletana, 'O sole mio" di Capurro a "La quiete dopo la tempesta" di Leopardi, per associazione di immagini o volo pindarico (!?!): gli alunni leggono e confrontano i due testi, discutono sulle possibili associazioni (a loro piace molto che Leopardi sia vissuto nei dintorni di Napoli, e pure a me :), ricercano ed esprimono emozioni, rappresentano graficamente.



Metafora, similitudine e testo descrittivo



Personificazione

Per fortuna, in questo caso me la sono cavata!!! WOW!





TEATRO!!!
Creata la sezione teatro, finalmente possiamo realizzare il percorso che avevo preventivato a settembre. Allora avevo già abbozzato il progetto che avrebbe dovuto seguire la classe 4^A
PROGETTO CLASSE 4^A: Dalla lettura...al teatro
Finalità, obiettivi multi/inter/transdisciplinari si possono leggere nel documento, così evito di allungare inverosimilmente la pagina wiki; in ogni caso mi piace richiamare la possibilità che il percorso, oltre che alimentare il gusto della lettura, possa coniugare diversi linguaggi, prestando attenzione all'equilibrio fra essi e al pericolo che nessuno prevarichi sull'altro.
In altri termini, un testo registrato in Suoni poetici si fonda sulla ricerca di forme e modalità concrete, vissute innanzitutto nel reale e poi comunicati attraverso il virtuale.




Per Pasqua, gli alunni sono stati impegnati nelle attività tradizionali, ma non potevamo farci scappare l'occasione di drammatizzare piccole storie;
per non farci mancare niente, all'Easter egg hunt nel cortile e nell'aula gli alunni hanno dato seguito con un piccolo lavoro di sceneggiatura e recitazione in Inglese. Lo avevamo fatto già per Halloween, realizzando due audiolibri col sw di Alina Savioli "Il mio libro" ed infatti sono lì.


Riemerge la tematica dell'ed. alimentare (stiamo realizzando l'audiolibro sugli Egizi e confrontiamo la loro alimentazione con la nostra e quella degli Ebrei): a brani mirati, discussioni spontanee e guidate, tabelle, interviste familiari aggiungiamo delle ricette un po' fantasiose.
Per la verità, il discorso delle ricette è legato anche al progetto Geolandia e alla scoperta di sapori della Campania, che gli alunni scoprono anche con divertenti applicazioni, come quella de "IL PIANETINO" e ricerche guidate in rete.



Come va? Punto della situazione:

  • entusiasmo e coinvolgimento: sono gli elementi vitali e fondamentali ( a momenti vogliono drammatizzare pure la merenda... e non è un'idea da scartare)
  • mettersi in gioco: proporsi, proporre, esporre il proprio punto di vista ma, più ancora, scoprirsi, aprire la propria emotività all'altro (per una come me è sempre una meraviglia)
  • affrontare un proprio disagio e condividerlo: una difficoltà linguistica o l'apparecchio di ortodonzia, il rossore e una certa rigidità corporea si allentano via via (SMACK SMACK)

Questo è possibile perchè si centrano anche gli obiettivi propriamente didattici: per chi legge sembra davvero che quello che propongo sia campato in aria. No, c'è sempre una base di lavoro e di riflessione, ma l'aspetto psicologico è assolutamente rilevante, se è vero che è cultura ciò che comporta modificazioni dell'atteggiamento e del comportamento, non dico del carattere.




La Storia si fa rap ma anche videopoesia (?)

Fine anno scolastico, verifiche di quelle proprio finali: vediamo quanto s'è acquisito in termini, oltre che di competenza in uscita, di gusto motivazionale che diventi un abito mentale, una modalità di approccio allo studio :)
La classe 4^A, anche per democrazia epistemologica, visto che abbiamo "tridimensionalizzato" e "poetizzato" un po' tutte le discipline, lo fa anche con i quadri di civiltà studiati quest'anno.
Su richiesta di Nicola Scognamiglio :) due sono in dialetto napoletano


Steps

  • conversazione guidata relativa all'argomento per enucleare gli elementi caratterizzanti
  • mappatura di essi
  • proposte (possibilmente a turno, aheie) di versi per la realizzazione di un rap
  • votazione contestuale dei versi ritenuti più adatti in termini di significatività, ritmo, rima, ...
  • documentazione a caldo di Francesco e Gina
  • scrittura individuale e illustrazione personale
  • distribuzione dei compiti per le illustrazioni da pubblicare ( in altri casi scelta dal quaderno di ognuno)
  • distribuzione dei ruoli per la recitazione
  • prove, registrazione dei files audio (Salpio e Giulia sono gli snappers (?) ufficiali, Francesco il fonico di presa diretta :)))



Provate, vi prego!: è la scoperta dell'acqua calda, ma è un'esperienza unica in termini di arricchimento, coinvolgimento, cooperazione, ludicità, riconoscimento del sè, gratificazione, gusto.



Giuseppe ha portato in classe il dvd portatile, perchè non ci è possibile concentrare tutto quello che si programma o anche si "estemporanea" durante le due ore di fruizione del lab. informatico.
Gli alunni visionano alcune scene del film "Troy" (naturalmente selezionate da me). In particolare, sono colpiti dal personaggio di Ettore, da Achille, dalla maestosità delle mura di Troia, dalle porte Scee, dal cavallo di legno.
Porto a visionare l'Iliade e leggiamo alcuni versi, e dalla mia amata antologia del liceo gli ultimi versi dei "Sepolcri"; si discute, s'illustra, si registra e viene fuori un video molto più dolce e struggente.


COMMENTI, SALUTI E BACI: per finire...

  • un sabato facciamo un circle time e chiedo un po' a questi bambini perchè questa passione per il podcast. Viene fuori una certa dose di esibizionismo pure, e mi rendo conto sempre più che tutto quanto assorbono non debba essere assorbito ma mediato, spiegato, disciplinato, insomma che ne vedano la significatività. In questo l'anno prossimo mi riprometto di coinvolgere il più possibile i genitori. Ma c'è anche emozione, desiderio di esprimersi, voglia di condividere, bisogno di ascoltare gli altri.


  • ... e ora i saluti! Cosa c'è di più adatto di Auld Lang Syne, tradizionale canto scozzese degli addii?


Tra un giretto in Scuola3d e un po' di rappresentazioni grafiche espressivo-comunicative di ciascuno, se ne registra una piccola parte in Inglese e la nostra versione in Italiano.
Sì, direi proprio che ce andiamo in quinta A!!!



Le attività nel laboratorio informatico

Le attività espletate nel laboratorio informatico riguardano la registrazione degli alunni, che recitano la loro creazione.
La registrazione è, ovviamente, la fase finale di un lavoro di organizzazione, che tenga conto dei fattori non più tanto cognitivi ma piuttosto emotivi, psicologici, relazionali. Ciò che nel laboratorio classe si è vissuta come esperienza collettiva, nel lab. informatico diventa esperienza individuale, di coppia, a piccolo gruppo, talvolta corale.

  • Lettura strumentale: a parte i discorsi pseudofilosofici, è fondamentale per la chiarezza

e la leggibilità sia dell'emittente che del ricevente (Il nostro gioco è: -Sciogliamo la lingua -)

  • Discussione sulla distribuzione dei testi: se un bambino non "sente" il testo, come può esprimere

e comunicare e, ancor più, aggiungerci di suo in sensibilità e resa?

  • Prove: per fortuna nel confino dove siamo stati mandati c'è spazio per tutti. Si prova, si ricerca

la sincronia, si discute sui tempi e la sequenza, si discute di eventuali sonorizzazioni

  • registrazione: che sia nel lab. informatico o in classe, osservo le modalità di ognuno di affrontare

l'esperienza: il disinvolto che si propone con tranquillità al mezzo tecnologico, il timido che si sforza di liberarsi del groppo in gola e del rossore (come lo capisco, SMACK), il ritroso che preferisce il piccolo gruppo perchè si sente più sicuro, chi si sforza di superare le sue difficoltà, vivendo quest'esperienza come un gioco (e senza saperlo, come un'opportunità diversa per esprimersi e comunicare con più fluenza, ARCISMACK)

Anche nella rielaborazione o rielaborazione personale le fasi e le caratteristiche sono simili.




Ecco un esempio di registrazione.






Ecco la registrazione!
Naturalmente è presente in Geolandia, sito centrale, teleport geoland col browser aperto



Caro Totò, universale e carismatico!!!
Qui, non ci posso credere, le traduzioni in altri dialetti e Lingue straniere di "'A livella"








Qui mappa con applicazione "fishbone, già usata in Geolandia









Già a partire da settembre, avevo trovato un gioco molto carino relativo alle metafore e gli alunni si erano molto divertiti ad indovinarle :) Alcune hanno stupito anche me perchè le conoscevo in modo diverso.

Ora gli alunni stanno realizzando in classe un tabulato per controllare gli animali più utilizzati nelle metafore, poi lo passeremo su di un'applicazione.
Qui una divertente applicazione per raccogliere gli animali in metafora, ma non in ordine








Qui le registrazioni:

Testo descrittivo e suoni poetici

Il cigno

Il cigno: una definizione

Il soggiorno

Uno spettacolo incantevole


Qui le registrazioni:

Le stelle

Uccelli

La fontana malata

Il mio letto è una nave





Qui le registrazioni:
Le frittelle di Carnevale di M. Bodini
Vorrei una maschera di K. Jackson
I nonsense
Nonsense 2^ parte
Le barzellette
Queste alcune rappresentazioni del Carnevale realizzate col sw Paint.






Qui registrazioni per il papà:
Poesia per il papà
Haiku
E altri haiku


Qui per colorare e ci piace la musica di sottofondo


In quest'occasione, sulla falsariga di "haiku" già proposti in passato, ciascun alunno ha voluto scriverne per il "suo" papà: non ho mai capito che senso abbia recitare la poesia di un altro al proprio padre. Ma il sentimento è condiviso e dunque condivisione sia per la stesura che per la recitazione a ruolo di quella collaborativa.
Si fa anche il punto della situazione e si valutano gli obiettivi raggiunti e i tiri da correggere:
PRO

  • Acquisizione del gusto per la lettura e la ricerca di nuove forme d'espressione e comunicazione;
  • Piacere di assaporare la parola :)
  • Disponibilità a condividere emozioni e sentimenti
  • Prassi collaborativa nell'organizzazione e distribuzione di ruoli
  • Autostima ed orgoglio nel risentirsi
  • Piacere di trasferire a casa l'esperienza e condividerla con i familiari

ATTENZIONE

  • Prestare attenzione a non trascurare nessun linguaggio: mimica, gestualità, movimento, postura, ...
  • Tenere sempre presente che è importante il lavoro concreto e tangibile e l'evoluzione che avviene quotidianamente, che partecipo e mi partecipano le famiglie
  • Curare l'aspetto tecnologico e ricordare che non è l'obiettivo primario ma potente strumento, comunque strumento!





Ecco la registrazione mixata dei due testi poetici

Naturalmente l'abbiamo messo in Geolandia, insieme a Boccaccio nei diversi dialetti campani


Esperienza molto bella!!! Vista così può sembrare peregrina, ed invece mi è piaciuto far capire

  • come anche una canzone è un testo poetico, con le stesse caratteristiche di quello "tradizionale"
  • come possiamo sonorizzare una poesia e musicarla nel podcast e, allo stesso modo, possiamo "liberare una canzone dal contesto musicale
  • come avvicinarla, per associazione, ad un testo poetico tradizionale


Naturalmente, in relazione al Progetto Geolandia, s'è scelto un classico della canzone napoletana.
Ripeteremo l'esperimento perchè almeno di quelle ne abbiamo di splendide e numerose!!!












La maestra metaforizzata
Ricorrerò ad una chirurgia plastica, credo. La collega Nicla, ogni volta che passa davanti alle nostre finestre, s'affaccia e chiede: -Come sta la vostra vecchietta?_ Poi aggiunge: -Li hai voluti abituare alla criticità...-
Qui la registrazione









Non è molto semplice questa pagina web, però ci siamo visti quanto di più semplice, almeno "La fontana malata"
Questo è semplice e carino, ma soprattuto è un rimando continuo, provate :)
Questi sono ancora più semplici e chiari Clicca 1
Clicca 2

Rielaborazione con completamento di tracce guidate
Il girasole
"La brezza" di Broutin
"La gioia della natura" di A. Machado
"Scoppia il temporale" di A. Palazzeschi
"La fontana malata"di A. Palazzeschi

Alcuni brani li avevamo già registrati a settembre/ottobre, poi subito ho cambiato sezione :)))
Primo lavoro: "Cappuccetto Rosso" di Riva
Altri lavori di settembre/ottobre 2007:
"Il cappello magico" di D. Grossmann
"La danza della primavera" di J. Stevenson
"Una fame da lupo" di L. Scuderi





"La protesta di un pulcino" di B. Masini
"Easter egg hunt": dalla sceneggiatura alla drammatizzazione









"La terra di Mai Mai" di G. Rodari
"Menù del ristorante economico" di M. Argilli
"Un menù particolare" di M: Argilli













"Risate nel bosco" di R. Dattolico
"Il momento dell'aurora" da "Sono come il fiume che scorre" di P. Coelho




I lavori sono naturalmente postati nel podcast "Suoni poetici" Rap mesopotamico Rap egizio
Rap fenicio Rap cretese
La civiltà micenea nella sublime poesia





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