Mettiti nei miei panni

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Revisione 12:13, 12 Ottobre 2007
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Roberto (Discussione | contributi)

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Le prime idee sul progetto [http://www.ipbz-corsi.it/scuola3d/documenti/6/4425_mettiti_nei_miei_panni.doc] Le prime idee sul progetto [http://www.ipbz-corsi.it/scuola3d/documenti/6/4425_mettiti_nei_miei_panni.doc]
 +"I bambini utilizzeranno avatar corrispondenti alla loro etnia"
 +Mi viene in mente questa possibilità: ci sono un certo numero di avatar preparati ad hoc (nel senso che sono repellenti e/o comunque rappresentano una tipologia di emarginati) e tra questi i bambini devono sceglierne uno per una missione segreta (qual è la missione segreta adesso non lo so, ma il segreto serve innanzitutto perché mantengano segreta la loro vera identità).
 +Se non ho capito male si verrebbe così a creare la situazione che tu auspicavi e cioè bambini che interagiscono con altri bambini senza sapere chi ci si davvero dietro l'avatar che li rappresenta. L'avatar d'altra parte è fortemente provocatorio e questo effetto potrebbe essere amplificato dalla diversa missione che ogni bambino riceve: il tutto per produrre un'interazione che faccia emergere pregiudizi stereotipi eccetera. Che ne pensi?
 +Roberto
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 +[[L'identità in prima elementare]]
- +[[il test di Turing: maschio o femmina]]
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[[Categoria:Progetti]] [[Categoria:Progetti]]
[[Categoria:Progetti 2007-2008]] [[Categoria:Progetti 2007-2008]]

Versione attuale

Le prime idee sul progetto [1]

"I bambini utilizzeranno avatar corrispondenti alla loro etnia"

Mi viene in mente questa possibilità: ci sono un certo numero di avatar preparati ad hoc (nel senso che sono repellenti e/o comunque rappresentano una tipologia di emarginati) e tra questi i bambini devono sceglierne uno per una missione segreta (qual è la missione segreta adesso non lo so, ma il segreto serve innanzitutto perché mantengano segreta la loro vera identità).

Se non ho capito male si verrebbe così a creare la situazione che tu auspicavi e cioè bambini che interagiscono con altri bambini senza sapere chi ci si davvero dietro l'avatar che li rappresenta. L'avatar d'altra parte è fortemente provocatorio e questo effetto potrebbe essere amplificato dalla diversa missione che ogni bambino riceve: il tutto per produrre un'interazione che faccia emergere pregiudizi stereotipi eccetera. Che ne pensi?

Roberto


L'identità in prima elementare

il test di Turing: maschio o femmina

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