Progetto Galleria XYZ: diario di bordo

Dal Wiki di Scuola3D

(Differenze fra le revisioni)
Revisione 17:26, 30 Marzo 2010
Nicomarti (Discussione | contributi)
I piccoli del Faggio, cosa fanno?
← Previous diff
Revisione 17:27, 30 Marzo 2010
Nicomarti (Discussione | contributi)
I piccoli del Faggio, cosa fanno?
Next diff →
Riga 155: Riga 155:
-<youtube>eOtepGUS8po</youtube><youtube>v8Ang0qUBR8</youtube>+<youtube>eOtepGUS8po</youtube>
- +
Riga 221: Riga 220:
 +
 +
 +
 +
 +
 +
 +
 +
 +
 +
 +
 +
 +
 +
 +
 +
 +
 +
 +
 +
 +
 +
 +<br>
 +L'autoritratto di Giacomo:
 +
 +<youtube>v8Ang0qUBR8</youtube>

Revisione 17:27, 30 Marzo 2010

Immagine:Animazionekev.gif


Sommario

Novembre Dicembre 2009

In questo periodo riflettiamo sul lavoro già svolto fino a giugno. Abbiamo una certa quantità di foto, divise in cartelle, ciascuna rappresenterà nella sua varia combinazione noi stessi; alcune sono disposte semplicemente fianco a fianco, altre anche rese trasparenti e sovrapposte. Ma il lavoro grafico con vari programmi free al pc non ci è ancora abbastanza familiare. Soprattutto non corrisponde all'idea che avevamo di realizzare non un album fotografico di autoritratti, ma bensì, di creare un autoritratto in forma digitale3d: cosa e come vogliamo essere rappresentati a Scuola3d? Cosa esprime meglio noi stessi in forma "tridimensionale"? Quale parte di noi stessi vogliamo che emerga nel nostro mondo3d? Cominciano le ipostesi e vengono fuori i primi autoritratti in 3d...


Prima Fase

Un primo gruppetti studia i risultati grafici dei primi 5 autoritrattiti digitali, ma piatti: predomina il positivo e il negativo, anche perchè non abbiamo ancora provato la sovrapposizione in trasparenza del colore. Adesso ognuno deve pensare bene a cosa e come vuole essere rappresentato...l'idea ricorrente è dividere le immagini in tanti piccoli quadretti da ricomporre, come in un puzzle. Un'altra idea che si abbina bene ai quadretti da ricomporre è il movimento: un ritratto statico non sarebbe a noi congeniale...La terza idea è l'edificio: alcuni non solo vogliono muoversi, ma hanno anche in mente loro come un oggetto, una costruzione, una rappresentazione con la quale immaginano delle somiglianze con se stessi. Ad esempio una casa, una fontana, una chiesa: la cosa si complica!


Seconda Fase

Impariamo i comandi del movimento: rotate, move...seguiti da 1 o 3 numeri e preceduti da un segno negativo o positivo creano effetti arditi e contrastanti. Ecco i primi autoritratti in cui il dinamismo prevale:


Terza Fase

Dopo il movimento vengono, arrivano anche gli "edifici", quasi come sculture in cui le parti si muovono in modo ragionato: ad esempio uno degli autoritratti dinamici rappresenta una casa, dalla cui porta escono dei pezzetti di ritratto: rappresentano la voglia di fuggire quando siamo a scuola o a casa a fare i compiti e correre a perdifiato, ma qualcosa trattiene l'autore, forse la voglia d'imparare? Anche dal tetto salgono e scendono pezzetti: non sono altro che le idee sempre in effervescenza?

Immagine:Alessioau.jpg Immagine:Carmenau.jpg

Alessio vuole rappresentare se stesso come una fontana piena di gocce d'acqua che zampillano qua e là: e in quelle gocce saranno inserite delle sue foto in movimento; mentre Carmen preferisce un polipo: il ricordo di un film a cartoni animati? La sua immagina sarà al centro...ma quale sarà il movimento che vuole dare al suo autoritratto??


Immagine:Gaiaau.jpg Immagine:Jacopoau.jpg

Gaia è un televisore dentro ad un fiore rosa, mentre Jaocopo è un orologio...che sia preoccupato del tempo che passa?? Entrambi scrivono dietro al foglio del disegno dove, come mettere le foto che li rappresentano e anche il movimento da dare...

Immagine:Saraaau.jpg Immagine:Kevinau.jpg

Sara e Kevin voglio entrambi essere rappresentati da edifici che sembrano delle chiese, ma come mai? Influenza del catechismo di sicuro...oppure si sono lasciati coinvolgere da Giacomo e Gabriele?

Immagine:Francescobau.jpg

Infine Francesco rappresenta se stesso come un antico tempio greco tutto multicolore: bellissimo! Ed è pure adatto alla sua bella personalità! Ma quale movimento darà al tutto: lo scrive dietro insieme al comando giusto, rotate...

Alcuni appunti per il gruppo successivo


*decidere subito se dividere o no i nostri autoritratti in tante parti
*decidere se le nostre "sculture" sono o no in movimento 
*decidere se i colori sono sufficienti a rappresentarci, oltre l'aggetto..
*se non si è contenti del risultato, si butta e si rifà tutto da capo...










NOTA: qua è tutto in costruzione, chi volesse dare suggerimenti, può aprire una discussione xyz.


Grazie!

Gennaio, febbraio, marzo 2010

Siamo già a gennaio: i gruppi dei bambini si alternano in laboratorio, guardano, osservano, ascoltano e fanno proposte. Prima di tutto disegnano, cercando di rendere su carta un progetto che solo loro, individualmente nelle loro menti hanno su cosa e come voglio rappresentarsi a Scuola3d.

Un post sul blog fa capire meglio come si esprimono a questo proposito. Vediamo le proposte "disegnate" che non sono per niente indicative di ciò che verrà fuori in galleria.

Si decide anche che il movimento può essere anche rappresentato semplicemente dall'alternanza di come ci vogliamo rappresentare nel mondo virtuale (un fiore...) e dalle immagini che rappresentano i nostri "nemici" o meglio le paure, subito scansate da ciò che si considera la cosa, le persone o le aspettative più bella della vita. Nascono quindi alcune animazioni molto semplici, che saranno disposte subito nella nostra Galleria XYZ.

Proprio in occasione della disposizione di alcune di queste nostre piccole opere digitali, incontriamo RosyLuna, una studentessa davvero speciale, che assiste a quella che consideriamo sempre come una magia: comparsa nel mondo3d di "oggetti" del mondo reale.


Asia: lei è un fiore azzurro, i cui petali dovranno aprirsi come per il vento...; il cane è la cosa più bella, sempre vicino a lei e il cobra rappresenta il suo nemico.


                                                    Immagine:Asia.gif


Gabriele: ha già realizzato qualcosa a scuola3d, ma il tutto deve essere completato con l'immagine del sole, la cosa più bella per lui; e dallo squalo imprigionato, che sarà all'interno della sua "casa".

                                                   Immagine:Gabriele.gif 


Giacomo si rappresenta come un albero e dato che ha paura dei "botti" disegna anche un "magnum".

                                                   Immagine:Giacomoau.jpg


Tiziano pensa a sè in "grande": una gasa con grande giardino...ma anche lui ha paura di qualcosa: la vipera!

                                                Immagine:Tizianoau.GIF

Paolo è una casa d'argento (il colore non rende la brillantezza) e ha un nemico scomodo e bellissimo: il cobra d'oro che ha visto una volta...

                                                 Immagine:Paoloau.gif

Sara è se stessa, perchè "niente la rappresenta meglio" e nel suo autoritratto digitale comparirà la mamma, che la persona più bella in assoluto che lei conosca.

                                                      Immagine:Saramau.jpg

Anche Ginevra è un fiore, ma i petali si apriranno e si richiuderanno continuamente, perchè è così anche la vita: a volte si apre a doni magnifaci, a volte si chiude donandoci brutti ricordi.

                                                         Immagine:Ginevraau.jpg


Il gruppo della Quercia a lavoro

Come si rappresentano i bambini del gruppo di febbraio? Leggi nel blog i loro pensieri. Guarda le "bozze" per le costruzioni sottoforma di semplici idee disegnate.


Christian parla di come si rappresenta e intervista i suoi compagni.

I piccoli del Faggio, cosa fanno?


I bambini scrivono da soli come vogliono rappresentarsi,dopo aver conversato tutti insieme.

Quest'anno sto usando ogni volta che se ne presenta l'occasione nuovi strumenti in clsse, che consentono modi di esprimersi diversi; non solo disegni, foto, fotoritocco coi programmi di grafica free, un po' come l'anno scorso; ma anche mediante "oggetti" audio con l'uso autonomo del registratore digitale e film che ricostruiscono storie attraverso semplici montaggi. Anche queste esperienze finiscono poi per riversarsi nei nostri autoritratti. Chi ad esempio, ha già imparato l'uso del montaggio delle immagini, tipo film, domanda di creare accanto al suo autoritratto3d, anche un autoritratto appunto sottoforma di video. Tutte queste esperienze in classe legate alla Lingua Italiana, all'Arte e all'Informatica insieme sembrano creare talvolta dei momenti di confusione e di stasi nell'avanzamento della nostra Galleria XYZ, sia perchè gli strumenti usati si compenetrano, sia per il modo diverso di interpretarne l'uso, sia per l'importanza dei liguaggi diversi che richiedono. A volte mi domando se non dovevo essere più cauta nel presentare l'uso di questi strumenti, ma poi mi sostiene la "visione" più reale del mondo in cui vivono gli alunni: circondati da cellulari, mp3, macchine fotografiche digitali ecc...e mi convinco che anche l'apparente confusione del momento in realtà ha un solo fine: imparare ad esprimersi correttamente con linguaggi differenti.

Alla fine decidiamo la massima libertà di espressione nell'arte digitale: qualcuno si limiterà a rapprentarsi in un "quadro" statico o in movimento (ad esempio le gif animate che sono riportate anche in questa pagina); ci sarà invece chi ha già costruito o intende costruire se stesso come un qualcosa che lo rappresenta adeguatamente (una casa, una fontanta come quella di Alessio...); altri (non so ancora quanti) optano nella nuova direzione di creare dei brevi filmati che raccolgono le loro immagini: foto, disegni, brevi filmati ecc...di loro stessi.

Ecco il primo esempio del tipo, che verrà poi disposto dall'autore stesso al momento opportuno, accanto all'autoritratto già quasi pronto nella Galleria XYZ:















Leggi il breve resoconto del lavoro di laboratorio del 18 marzo 2010 e guarda un secondo e terzo autoritratto preparati sottoforma di video, da Michela e Sara e Francesca:































L'autoritratto di Giacomo:













Le difficoltà nel chiarirsi le idee

Sembra davvero piuttosto difficile capire chi e cosa vogliamo essere nel mondo di Scuola3d. Sicuramente la nostra "guida" ci ha dato in occasione di una visita passata molte indicazioni, che rileggiamo volentieri nella chat di quell'incontro di ottobre-novembre, anche perchè quella volta erano presenti solo un gruppo di bambini. I mezzi a disposizione inotre, sono piuttosto vari, ma dovremo riuscire a capire bene sopratutto cosa siamo ora e cosa e come vogliamo essere in futuro.

Ci riascoltiamo, inoltre, le risposte alle domande dell'autore MRX, in particolare questa e questa, dove la suggestione delle immagini che visitiamo nella Galleria omonima, nostra prima ispiratrice, viene spiegata in parole semplici e legate alla realtà della vita.

Aprile, maggio e giugno 2010

Personal tools