Progetto Galleria XYZ: diario di bordo

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 +Siamo già a gennaio: i gruppi dei bambini si alternano in laboratorio, guardano, osservano, ascoltano e fanno proposte. Prima di tutto disegnano, cercando di rendere su carta un progetto che solo loro, individualmente nelle loro menti hanno su cosa e come voglio rappresentarsi a Scuola3d.
 +Un [http://www.scuola3d.eu/weblog/?p=709 post sul blog] fa capire meglio come si esprimono a questo proposito.

Revisione 16:56, 24 Gennaio 2010

Immagine:Animazionekev.gif


Sommario

Novembre Dicembre 2009

In questo periodo riflettiamo sul lavoro già svolto fino a giugno. Abbiamo una certa quantità di foto, divise in cartelle, ciascuna rappresenterà nella sua varia combinazione noi stessi; alcune sono disposte semplicemente fianco a fianco, altre anche rese trasparenti e sovrapposte. Ma il lavoro grafico con vari programmi free al pc non ci è ancora abbastanza familiare. Soprattutto non corrisponde all'idea che avevamo di realizzare non un album fotografico di autoritratti, ma bensì, di creare un autoritratto in forma digitale3d: cosa e come vogliamo essere rappresentati a Scuola3d? Cosa esprime meglio noi stessi in forma "tridimensionale"? Quale parte di noi stessi vogliamo che emerga nel nostro mondo3d? Cominciano le ipostesi e vengono fuori i primi autoritratti in 3d...


Prima Fase

Un primo gruppetti studia i risultati grafici dei primi 5 autoritrattiti digitali, ma piatti: predomina il positivo e il negativo, anche perchè non abbiamo ancora provato la sovrapposizione in trasparenza del colore. Adesso ognuno deve pensare bene a cosa e come vuole essere rappresentato...l'idea ricorrente è dividere le immagini in tanti piccoli quadretti da ricomporre, come in un puzzle. Un'altra idea che si abbina bene ai quadretti da ricomporre è il movimento: un ritratto statico non sarebbe a noi congeniale...La terza idea è l'edificio: alcuni non solo vogliono muoversi, ma hanno anche in mente loro come un oggetto, una costruzione, una rappresentazione con la quale immaginano delle somiglianze con se stessi. Ad esempio una casa, una fontana, una chiesa: la cosa si complica!


Seconda Fase

Impariamo i comandi del movimento: rotate, move...seguiti da 1 o 3 numeri e preceduti da un segno negativo o positivo creano effetti arditi e contrastanti. Ecco i primi autoritratti in cui il dinamismo prevale:


Terza Fase

Dopo il movimento vengono, arrivano anche gli "edifici", quasi come sculture in cui le parti si muovono in modo ragionato: ad esempio uno degli autoritratti dinamici rappresenta una casa, dalla cui porta escono dei pezzetti di ritratto: rappresentano la voglia di fuggire quando siamo a scuola o a casa a fare i compiti e correre a perdifiato, ma qualcosa trattiene l'autore, forse la voglia d'imparare? Anche dal tetto salgono e scendono pezzetti: non sono altro che le idee sempre in effervescenza?

Immagine:Alessio.jpg Immagine:Carmencp.jpg

Alessio vuole rappresentare se stesso come una fontana piena di gocce d'acqua che zampillano qua e là: e in quelle gocce saranno inserite delle sue foto in movimento; mentre Carmen preferisce un polipo: il ricordo di un film a cartoni animati? La sua immagina sarà al centro...ma quale sarà il movimento che vuole dare al suo autoritratto??


Immagine:Gaiacp.jpg Immagine:Jacopocp.jpg

Gaia è un televisore dentro ad un fiore rosa, mentre Jaocopo è un orologio...che sia preoccupato del tempo che passa?? Entrambi scrivono dietro al foglio del disegno dove, come mettere le foto che li rappresentano e anche il movimento da dare...

Immagine:Saraa.jpg Immagine:Kevincp.jpg

Sara e Kevin voglio entrambi essere rappresentati da edifici che sembrano delle chiese, ma come mai? Influenza del catechismo di sicuro...oppure si sono lasciati coinvolgere da Giacomo e Gabriele?

Immagine:Meossi1.jpg

Infine Francesco rappresenta se stesso come un antico tempio greco tutto multicolore: bellissimo! Ed è pure adatto alla sua bella personalità! Ma quale movimento darà al tutto: lo scrive dietro insieme al comando giusto, rotate...

Alcuni appunti per il gruppo successivo


*decidere subito se dividere o no i nostri autoritratti in tante parti
*decidere se le nostre "sculture" sono o no in movimento 
*decidere se i colori sono sufficienti a rappresentarci, oltre l'aggetto..
*se non si è contenti del risultato, si butta e si rifà tutto da capo...










NOTA: qua è tutto in costruzione, chi volesse dare suggerimenti, può aprire una discussione xyz.


Grazie!

Gennaio, febbraio, marzo 2010

Siamo già a gennaio: i gruppi dei bambini si alternano in laboratorio, guardano, osservano, ascoltano e fanno proposte. Prima di tutto disegnano, cercando di rendere su carta un progetto che solo loro, individualmente nelle loro menti hanno su cosa e come voglio rappresentarsi a Scuola3d. Un post sul blog fa capire meglio come si esprimono a questo proposito.

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