Mamma Donatella invitata a Bolzano

di nicomarti - 18 December 2005
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L’incontro a Bolzano appena concluso ha avuto la sua importanza per vari motivi. Al momento non riesco a fare una riflessione più vasta, annoto invece alcune personali convinzioni cui sono giunta in questi giorni di intenso e piacevole lavoro.

  • Ogni scuola dà un suo personale e originale contributo nella realizzazione del progetto generale di Scuola3d e mostra il proprio lavoro “insegnando” sempre qualcosa agli altri.
  • La partecipazione di Derrick introduce un vento di novità nella presentazione di modalità pratiche e innovative in internet, che potrebbero rivoluzionare in futuro la stessa idea di link: da casuale a ragionato e logico.
  • La portata di quanto afferma va oltre ogni aspettativa: la conoscenza collettiva è collaborativa e spontanea; il concetto stesso di tagging appare così semplice dalle sue spiegazioni, ma anche difficile da spiegare in due parole: lascio volentieri questo compito ad Enrico che ne ha già parlato in un altro articolo in questo stesso weblog.

Anche Donatella Tuzi era invitata al Convegno, in qualità di rappresentante dei genitori di CasteldelPiano, che prendono parte al lavoro di Scuola3D. E’ intervenuta chiarendo cosa fanno insieme ai bambini nel nostro mondo virtuale: questo mondo altro non è che uno “spazio mentale” molto particolare: si vedono concretamente le idee, non solo si parlano e si discutono, ma si “creano” e loro appunto, “creano” spazi ritenuti importanti, che è necessario che i propri figli ritrovino nel “mondo”; questi spazi non sono sempre tratti dal reale, ma stanno a mezzo fra realtà, fantasia e storia…
Dalle conversazioni private con Donatella chiarisco anche a me stessa alcuni concetti:

  • La realtà tridimensionale porta a razionalizzare la conoscenza costruita poco alla volta. Consente di evidenziare errori di percorso o di scoprire nuove strade di accesso all’apprendimento.
  • Induce gli alunni a prendere visione di ciò che sta “aldilà” del virtuale rendendo il gioco attivo e finalmente visto dall’ottica del “creatore” e non di colui che subisce.
  • Con l’attuale progetto, l’idea principale è che in futuro, quando saranno chiamati a vivere l’esperienza virtuale in altri modi ed in altre forme, si “ricorderanno” e potranno comprendere meglio che c’è sempre qualcuno che sta “oltre” il virtuale, qualcuno che lo ha concepito proprio come stiamo facendo noi adesso tutti insieme: genitori, figli, insegnanti.
  • La combinazione di più sistemi di apprendimento potrà essere la soluzione di problemi che attualmente appaiono insormontabili; dall’unificazione di vecchi e nuovi sistemi educativi in modalità miste e integrative, potrebbero per esempio trovare vantaggio gli alunni svantaggiati e/o portatori di handicaps.
  • Soprattutto la presenza di Donatella al Convegno di Bolzano, in rappresentanza dei genitori della Scuola Elementare di CasteldelPiano, consente di intravedere possibili e vicini sviluppi nella scuola del futuro: una scuola diversa, nuova, aperta alla partecipazione attiva nel processo educativo-formativo dei figli in ambito scolastico; non più la classe monopolio di un sapere che non è più suo già da molto tempo, ma mezzo di crescita personale attraverso il contributo di tutti.
  • Non è possibile prevedere gli ulteriori sviluppi del mondo virtuale nel mondo futuro della scuola, di certo è possibile e giusto continuare a sperimentarla con la collaborazione di genitori che non si fermano alle apparenze, ma vogliono scoprire coi loro figli ed aiutarli a crescere.

    Cordialmente
    Nicoletta

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