Archivio della Categoria 'web2.0'

X-pensiero

di enrico - 17 March 2007
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Luisanna Fiorini nel suo intervento a Bolzano Conversation 2007 pone la domanda: quando parliamo dello studente, in realtà di quale studente parliamo? Chi sono i nostri ragazzi e come costruiscono la loro conoscenza, la loro rappresentazione del mondo?
Nativi digitali, così come li ha chiamati Antonio Calvani nel suo intervento del mattino, i ragazzi della Google generation sono multitasking, hanno un altro modo di costruire la conoscenza, perchè costantemente in interconnessione sociale e di rete non soltanto con il web classico ma anche con tutti gli di comunicazione a loro disposizione, dal telefono cellulare al BlackBerry all’iTune.
Luisanna nota che l’esternalizzazione continua del pensiero interno dovuta all’interazione costante con lo schermo ha modificato profondamente il modo di costruzione del significato. Abbiamo un nuovo modo di costruzione del messaggio verbale. Un tempo il pensiero su carta doveva essere già prima completamente elaborato nella nostra mente, oggi anche con un semplice word processor possiamo riscrivere, rielaborare mentre scriviamo; il pensiero si forma dentro e contemporaneamente fuori di noi.

Rose Marra, David Jonassen, Luisanna Fiorini a Bolzano Conversation 2007
Bolzano Conversation 2007 - Rose Marra, David Jonassen, Luisanna Fiorini - Foto: Enrico Hell

I luoghi dell’apprendimento si sono spostati ai canali informali che sono molteplici e questi luoghi sono tutti accessibili dalla rete. Laddove precedentemente il senso si costruiva in profondità, con fatica individuale, oggi si costruisce in orizzontale, in interazione e con l’accelerazione (il sistema passante, di Alessandro Baricco, ne I BARBARI, 2006).

I luoghi piu’ frequentati di rete sono SecondLife, MySpace, YouTube, Flickr, perchè sono motore di costruzione collettiva-connettiva della realtà; non è un orientamento dall’utente alla macchina ma dalla macchina all’uomo. Non sono più soltanto i media ad editare l’utente ma ora è l’utente che edita i media, come diceva Marshall McLuhan.

Tutto questo è web 2.0 , un flusso di informazione continuo in cui si muovono anche i nostri ragazzi.

La parola X-pensiero è mutuata dal linguaggio XML, e l’Xpensiero è il pensiero delle etichette. Oltre essere un linguaggio XML è anche un modo diverso di stutturare l’informazione.

Ed è chiaro che bisogna organizzare questo flusso ininterroto di immagini contenuti e pensieri cercando di fornire anche le possibilità giuste di archiviazione e di recupero di questi dati e di queste informazione. Non esiste un motore di ricerca semantico per eccellenza. Il Web semantico è una responsabilità sociale, sottolinea Luisanna:dobbiamo noi creare documenti e i materiali significanti che se immessi in rete in modo corretto possano essere interpretati nella maniera significante e dinamica, non soltanto statica. Archiviare i dati dunque non è una operazione additiva è invece una operazione di tipo semantico. Abituiamo dunque i nostri studenti a gestire la complessità in cui sono inseriti, esorta Luisanna, abituiamoli a capire qual è la pertinenza, a riflettere e a metariflettere sia sui percorsi proposti che su quello che vivono nella rete.
“Ho chiamato questi momenti ancore di significato, conclude Luisanna Fiorini, perchè la metafora della rete come fluire ininterrotto dell’informazione ha bisogno di momenti in cui ci si sofferma e si capisce che in questo percorso questa è la significatività, il momento della conoscenza. Posso condividerla con altri ma soprattutto sono io che devo riflettere per costruire il mio senso”.

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Serendipity

di enrico - 17 March 2007
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Probabilmente l’apprendimento migliore è quello che nasce dall’indeterminatezza, si configura a partire dalla caoticità di ambienti non strutturati. Quello è il luogo della Serendipity.
Teemu Arina alle Bolzano Conversation 2007 parla di conoscenze tacite, o personali, e di conoscenze esplicite, queste ultime inevitabilmente gerarchizzate e burocratizzate.
In questo contesto, la forza del web2.0, dice Teemu Arina, è quella di rivalutare i saperi non formali.
Arina individua così un nuovo assetto della conoscenza che ha alla base le tecnologie sociali per la generazione delle innovazioni e si fonda sulla connettività globale, facendo propria l’idea dell’apprendimento lungo l’arco dell’intera vita. Soprattutto perchè oggi non possiamo realisticamente nemmeno immaginare quali saranno le professioni e le competenze richieste domani.

Eccone la sua rappresentazione grafica:

In un certo senso le tecnologie sono un po’ come il cavallo di Troia della gerarchia, conclude Teemu Arina: il mondo dei saperi formali le ha introdotte e queste consentono all’uomo di riprendersi la conoscenza.

Teemu Arina alla Bolzano Conversation 2007 Foto: Enrico Hell

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Bolzano Conversation 2007

di enrico - 15 March 2007
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Conversazione sull’uso delle tecnologie nell’apprendimento e nell’insegnamento, il Convegno che si svolgerà domani a Bolzano all’Auditorium di via S.Geltrude 3, promette relazioni e un dibattito interessante.
Sviluppare l’abilità di comprensione attraverso la costruzione di modelli con le tecnologie è il titolo dell’Intervento di David Jonassen (University of Missouri), Ergonomia educativa e nuove tecnologie il titolo dell’intervento di Antonio Calvani (Università di Firenze).

Nella sezione esperienze, segnalo, Progettare Ambienti Virtuali di Apprendimento per la comprensione significativa: la sfida nuova del costruttivismo socio-culturale attraverso le nuove tecnologie di Piergiuseppe Ellerani (Università di Bolzano) e Ontologie e folksonomie nel progetto EduOntoWiki, proposta che verrà presentata da Corrado Petrucco (Università di Padova).
Luisanna interverra’ con la relazione Xpensiero: etichette per costruire significato, tema centrale oggi nel nostro progetto Scuola3d.
Alcune parole chiave di questo convegno: web2.0, web semantico, costruttivismo sociale, etichette di significato.

Il programma completo del convegno è visibile qui

La casa di David Jonassen  -  dalla sua home page http://www.coe.missouri.edu/~jonassen/

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Jyve: Un motore di ricerca live

di enrico - 13 March 2007
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Un motore di ricerca di questo genere non lo avevo ancora visto: niente ricerche automatiche basate sulla sintassi dei termini digitati, solo ricerche a domanda. La risposta in questo caso proviene da qualcun altro sulla rete, che si è preventivamente dichiarato disponibile a farlo.
Provate a dare una occhiata a Jyve.
Ho tratto l’informazione dell’esistenza di questo motore dal blog di Bonaria Biancu The Geeck Librarian, blog che sul tema Web2.0 presenta articoli eccellenti.
Anche altri motori di ricerca sono basati sull’ intervento di persone ma mai esclusivamente come nel caso di Jyve.
C’è per esempio il motore ChaCha che ha una opzione per domande dirette a persone come alternativa alla ricerca tradizionale sui database.

Ho messo questi due motori nel centro risorse di Scuola 3D Giulio Camillo in modo che siano visibili insieme alle altre risorse del web2.0 che stiamo tentando di rappresentare. Fate una visita al centro risorse e, per saperne di più, provate a leggere la recensione completa di Bonaria Biancu su Jyve.

search engine Jyve

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Il nostro blogroll

di enrico - 7 March 2007
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La chat su Scuola3D di lunedì 5 marzo 2007 ho fatto scaturire una buona idea: Utilizzare il blogroll nella barra di destra, inserendo i link dei blog che ognuno di noi ha attivato.
Durante la chat abbiamo inserito i primi cinque blog: l’idea è di inserirli tutti. È un modo per condividere un po´tutte le esperienze.

Tecnicamente il problema è questo: l’inserimento di un link nel blogroll lo puo´effettuare solo un amministratore.
Soluzione: inserite in un commento a questo articolo il blog che volete sia linkato sul blogroll e questo verrà riportato prontamente nel blogroll. Oppure segnalate il vostro blog nella mailing list di Scuola3D (ricordo che ci si può iscrivere alla mailing list a partire dall’area di lavoro).

Resta da approfondire ancora la discussione in chat su come visualizzare su questo blog le informazioni a partire dagli rss (ed eventualmente su come condividere i files OPML).

Al termine della chat si è parlato anche di costruzioni, in particolare Maria ha fornito una utility che agevola gli alunni nell’inserimento dei link alle immagini in Scuola3D.
Grazie, Maria..
teleport galleria
Presenti:
Maria, Nicomarti, Ste, Enrico, Giorgia, Ashia, Gioacolo, Maghetta, Alep, Sabu, Smerlo

***scarica la chat in formato pdf***

***scarica la chat in formato odt***

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Un’altra chat e…

di nicomarti - 28 February 2007
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Un’altra chat a Scuola3d, quasi una come tante…e invece no, è iniziato qualcosa di diverso. Il web2.0, come propone Luis, ma cos’è? Sto cercando di capirlo con le “regole del gioco” e ogni volta che mi incontro virtualmente con i colleghi lontani, tutto sembra sempre più chiaro. Grazie al loro aiuto, riesco a capire a cosa servono questi strani “cosi” che si chiamano rss, finalmente comincio ad entrare nel discorso, anche se ancora vari aspetti rimangono a me oscuri…

Quello che invece mi pare sembra più evidente, sta nella considerazione che stiamo usando le macchine virtuali come fossero dei connettori cerebrali e le esperienze degli altri, divengono le mie, le nostre, in una comunione di apprendimenti incredibile e mai sognata prima. Mi tornano in mente i discorsi di Derrick…ma tutto va oltre le aspettative e i nostri ragazzi che abbiamo cresciuto col cellulare, il telecomando ed internet sono e saranno diversi dalla nostra e dalle generazioni passate. Un “diverso” che però preoccupa molto…

Ieri sera in tv parlavano appunto di loro: dei giovani di oggi, il cui cervello lavora  ormai in “multikasking”: tante attività insieme con la conseguenza che la concentrazione su di una sola attività viene meno e la memoria diviene “superficiale”, nulla rimane nelle loro menti. Per approfondire l’argomento cito questi articoli: Tecnologia e multitasking: ecco le nuove generazioni o Giovani d’oggi: sono “multitasking” ma apprendono poco  o anche I media cambiano il cervello dei bambini e The Multitasking Generation. Unica soluzione possibile, tornare al passato e distruggere i computers? Ma veramente le conseguenze della multimedialità sono così catastrofiche?

Rimango sconcertata per come giudicano male le possibilità dei nostri ragazzi ed anche per la soluzione paventata. Sono convinta che essi sapranno fare molto meglio di noi in un mondo tutto diverso. E sarei molto curiosa di sapere come la pensate voi, che insieme a me, vivete giorno dopo giorno, proprio con i bambini e i giovani di domani; con me sperimentate ogni volta a Scuola3d un nuovo modo di insegnare, un nuovo modo di vivere la scuola e la realtà virutale, dove niente più è passivo e subito, ma tutto è pensato e costruito insieme.

Cordialmente

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Savetube

di Maria - 28 February 2007
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YouTube è il sito, famoso a livello internazionale, che consente agli utenti l’upload, la visione e in generale la condivisione di video. I video, ospitati su YouTube, possono inoltre essere facilmente inclusi in molti siti web e blog utilizzando direttamente il codice HTML fornito da YouTube.Wordpress non consente di norma tale inserimento in modo diretto, neanche utilizzando il plugin podPress . Ci sono plugin specifici, ma vanno scaricati, installati ecc. dall’amministratore. Veloce e semplicissimo Savetube consente sia di scaricare il video per visionarlo offline, sia di inserirlo direttamente in un blog wordpress, semplicemente aggiungendo l’estensione .flv al nuovo link per il download fornito dal sito savetube e copiaincollando il link stesso come podcasting file.

Nel mio post precedente un esempio.

N.B.L’indicazione della fonte, nel post, è d’obbligo, poichè dal video sparisce anche il noto logo Youtube

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Le regole del gioco

di enrico - 20 February 2007
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A tempo di record, il report della chat del 19 febbraio 2007, la prima sul progetto trasversale Web2.0.
Richiamo gli spunti fondamentali da cui ha tratto origine questa chat, preordinata ad individuare esercizi di intelligenza connettiva, appunti per costruire significato con il Web 2.0:
1.Il percorso è un pipe ricombinatorio, l’output di una fonte è l’input dell’altra.
2.Puoi partire da questo documento per sviluppare il discorso sugli applicativi del Web 2.0.
3.Cita sempre la fonte dei tuoi appunti e fornisci parole chiave con glossario esplicativo.
4.Rendi i link del tuo documento attivi per usare il documento stesso come metamotore di ricerca e di idee.
5.Distribuisci il tuo documento in formato OpenDocument www.uni.com
6.Inserisci nelle proprietà del documento i metadata (Autore, Argomento, Data, Scopo, Parole chiave).
7.Salva il file con il nome app_tuotitolo_versione
8.Condividi sotto le specifiche di CCPL Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 2.5

il report delle chat su scuola3d

Presenti: Fiordiferro, Maria, GiorgiaB, Eddangela, Nicomarti, Sabu, Gioacolo, Alep, Betta, Smerlo, Ste.

***scarica la chat in formato pdf***

***scarica la chat in formato odt***

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Web 2.0 … The Machine is Us/ing Us

di Maria - 20 February 2007
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La chat di ieri è stata molto ricca di spunti. Argomento generale della discussione, il web 2.0 e le fantastiche opportunità offerte agli utenti di Internet di costruire il web semantico.Per chi ancora non l’avesse visto, segnalo questo magnifico spot del Web 2.0 trovato su YouTube, del prof. Wesch che illustra in 5 minuti cosa sia il web 2.0. Presso il Politecnico di Milano, per il Diploma On Line per Esperti di didattica assistita dalle NT ne hanno realizzato una versione “doppiata” in italiano da ascoltare per chi non legge l’inglese. La trovate qui. Ciaooo

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