Archivio della categoria ‘Poesie recitate da docenti’


INVERNO (0 commenti, scrivi tu)

Piano, piano,

lieve, lieve,

cade giù la prima neve,

bianchi fiocchi a farfalline

come piccole stelline.
( CLASSE  I  A – SCUOLA  PRIMARIA  COPERNICO - CORSICO )

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Io ti chiesi, di Herman Hesse (0 commenti, scrivi tu)

Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.

Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste

- Hermann Hesse, recitata da Nicoletta

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Non sarà giusto (G. Garofalo) (0 commenti, scrivi tu)

Non sarà giusto, d’accordo,
ma è per nascita che l’erba si fa viva,
non sempre svetta luna di acidi colori:
le alture le colline ingannano,
com’è vistosa l’erba che le infesta
mentre alberi e legami invecchiano —
ce l’hai nello sguardo quando vinci,
malattia traditora —
sono le tue zampate una mattina.

(Recitata da Roberto Didoni)

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Da Alice nel paese delle meraviglie di L. Carroll (1832-1898) (0 commenti, scrivi tu)

E questi erano i versi che il Coniglio Bianco lesse:

Loro mi han detto una cosa:
Che tu visitasti colei
E hai fatto il mio nome alla sposa
Di lui e allo sposo di lei.

Per lei ero un bravo figliolo,
Pur non sapendo nuotare;
Ma a lui non andavo a fagiolo,
E disse che io ero al mare.

E non ero andato da loro
(Sappiamo che questo era vero).
Se insiste senza decoro,
La tua sorte sarebbe un mistero.

A lei ne ho dato sol uno,
E lor gliene diedero due;
Tu a noi per nostra fortuna
Ne hai dato tre di amendue.

Poi sono tutti rientrati
Da lui per prendere il tè,
Sebbene fossero stati
Da lei, da me e da te.

Se io o lei poi fossimo
In questa storia implicati,
Sarebbe stato un pessimo
Affare l’esserci andati.

Per me e per lui lei era scaltra
Prima che avesse un attacco;
Ma tu poi che andavi con l’altra
Fosti al suo orgoglio uno scacco,

Un certo frapporsi inquieto
Fra lui, fra lei e fra noi;
Ma questo rimanga un segreto:
Al resto pensateci voi!

(Recitata da Roberto Didoni)

Fonte: Alice nel paese delle meraviglie, Einaudi

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Time long past (Percy Bysshe Shelley) (0 commenti, scrivi tu)

Like the ghost of a dear friend dead
Is Time long past.
A tone which is now forever fled,
A hope which is now forever past,
A love so sweet it could not last,
Was Time long past.

There were sweet dreams in the night
Of Time long past:
And, was it sadness or delight,
Each day a shadow onward cast
Which made us wish it yet might last—
That Time long past.

There is regret, almost remorse,
For Time long past.
‘Tis like a child’s belovèd corse
A father watches, till at last
Beauty is like remembrance, cast
From Time long past.

(Recitata da Gabriella Garofalo)

Il tempo passato

Come il fantasma d’un amico amato
è il tempo passato.
Un tono che ora è per sempre volato
via, una speranza che ora è per sempre andata
un amore così dolce da non poter durare
fu il tempo passato.

Ci furon dolci sogni nella notte
del tempo passato.
Di gioia o di tristezza, ogni
giorno un’ombra avanti proiettava
e ci faceva desiderare
che potesse durare
quel tempo passato.

C’e’ rimpianto, quasi rimorso, per
il tempo passato.
E’ come il cadavere d’un bimbo molto
amato che il padre veglia, sinché
alla fine la bellezza e’ un
ricordo, lasciato cadere
dal tempo passato.

(Recitata da Patrizia Rappazzo)

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Non basta aprire la finestra (F. Pessoa, versi sciolti) (0 commenti, scrivi tu)

Non basta aprire la finestra
per vedere la campagna e il fiume.
Non basta non essere ciechi
per vedere gli alberi e i fiori.
Bisogna non aver nessuna filosofia.
Con la filosofia non vi sono alberi: vi sono solo idee.
Vi e’ soltanto ognuno di noi, simile ad una spelonca.
C’e’ solo una finestra chiusa e tutto il mondo fuori;
e un sogno di cio’ che potrebbe esser visto se la finestra si aprisse,
che mai e’ quello che si vede quando la finestra si apre.

(Recitata da Roberto Didoni)

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Una scalinata con più di centomila gradini - M. Achab; D. Vinjau; G. Vincifori (0 commenti, scrivi tu)

Le loro vite cadono
come foglie al vento.
Tra noi e loro c’è una scalinata
con più di centomila gradini.
La nostra vista rimane annebbiata
finché la pelle non viene raggiunta
dal medesimo dolore.
Bambini, con la speranza non ancora spenta:
vagano alla ricerca del loro sogno,
finché il tempo ingannatore
non lo spenga per sempre.
Uno specchio rotto, distrutto
dall’ambizione umana riflette
la nostra immagine in loro.
Una scalinata, che la vita sale
e scende bloccata da cancelli
per alcuni insuperabili.

Recitata da Mariagrazia Russo

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S’i fosse fuoco, arderei ‘l mondo - Cecco Angiolieri (1 commento)

S’i’ fosse fuoco, arderei ‘l mondo;

s’i’ fosse vento, lo tempestarei;

s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;

s’i’ fosse Dío, mandereil’ en profondo;

s’i’ fosse papa, allor serei giocondo,

ché tutti cristiani imbrigarei;

s’i’ fosse ‘mperator, ben lo farei:

a tutti tagliarei lo capo a tondo.

S’i’ fosse morte, andarei a mi’ padre;

s’i’ fosse vita, non starei con lui:

similemente faria da mi’ madre.

S’i’ fosse Cecco, com’ i’ sono e fui,

torrei le donne giovani e leggiadre:

le zop[p]e e vecchie lasserei altrui.

RECITATA DA TOMMASO TUTINO

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