In un’opera multimediale il nostro approccio cognitivo
tende ad essere di carattere
immersivo, ovvero teso a sollecitare le percezioni, un approccio molto meno astratto
di quello stabilito con un libro da decodificare esclusivamente attraverso le nostre
competenze alfabetiche. Si può quindi accettare di essere “dentro” un ambiente che
può così essere concepito come una scena della memoria, uno spazio informatico da
“abitare”, uno spazio di azione dell'l'intelligenza connettiva. Un teatro dell'intelligenza
dunque.